poltroncina, serie - produzione piemontese (metà sec. XIX)

poltroncina, post 1840 - ante 1860

Schienale ovale a giorno con motivi ad orecchia ed al centro elementi vegetali stilizzati. Braccioli terminanti a ricciolo; montanti a colonnetta scanellata.Fascia liscia con dadi di raccordo in corrispondenza delle quattro gambe scanellate e terminanti con piede a trottola. Le due anteriori diritte, le posteriore a sciabola. Sulla seduta un cuscino sagomato in tessuto operato a fiori e righe in tonalità di giallo ed azzurro di recente fattura

  • OGGETTO poltroncina
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ verniciatura
    paglia di Vienna
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La coppia di poltroncine proviene dai depositi del Palazzo Reale di Torino e fu trasferita a Superga piuttosto tardi, nel 1916, come testimoniato dall'inventario del 1910 ove non hanno ancora una collocazione. Nell'inventario del 1965 risultano collocate nella Sala da pranzo dell'Alloggio del Cappellano al primo piano ed abbinate - con lo stesso rivestimento - ad un divano ed a sei sedie di fattura simile, sebbene meno elaborata. Le sedie sono state oggetto di un recente restauro che ha portato alla sostituzione della seduta imbottita con incannucciato. Stilisticamente, lo schienale a traforo presenta una forma piuttosto elaborata così come i braccioli che potrebbero ricordare caratteristiche proprie della metà del Settecento, periodo nel quale questa tipologia è particolarmente apprezzata in area padana e veneta (AA.VV. Il mobile del Settecento, Novara, 1999, pp. 42-43; Cirillo G. Il mobile a Parma fra Barocco e Romanticismo 1660-1860, Parma, 1983, pp. 196-197, fig. 541). In particolare, la scelta della forma ovale dello schienale permette di collocare questa tipologia nel momento di passaggio fra barocchetto e neoclassico ( (Antonetto R. Minusieri ed ebanisti in Piemonte, Torino, 1985, p. 214). Tuttavia la forma a "balaustro" della colonnina su cui poggia il bracciolo e la terminazione dei piedi a trottola, tradiscono un'origine più recente. E' possibile che il divano sia da datarsi alla metà del XIX secolo, proprio per quella compresenza di stili di epoche diverse proprio del gusto eclettico, dominante negli arredi di corte a partire dal regno di Vittorio Emanuele II, con una particolare attenzione verso le forme del Settecento piemontese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204524
  • NUMERO D'INVENTARIO 1598-11056, 1599-11107
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sotto seduta su telaio, in nero - 23090 D.C - lettere capitali - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1840 - ante 1860

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE