Margherita Pusterla in carcere

dipinto, 1845 - 1845

Dipinto entro cornice lignea intagliata e dorata. Rappresenta Margherita Pusterla a mezza figura, appoggiata ad un parapetto con sullo sfondo un cielo con nubi

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Gualdi Antonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto rappresenta Margherita Pusterla in prigione, iconografia tratta dalla tragedia lirica in tre atti con libro di C. Zaccagnini (da Cantù) del 1844, la cui vicenda fu molto apprezzata dal pubblico contemporaneo e scelta come soggetto di numerosi dipinti. Nel catalogo della mostra fiorentina sul "Romanticismo storico" del 1973 sono pubblicate le trame delle opere liriche dedicate a tale vicenda ed alcune opere pittoriche con questo soggetto. Dalla consultazione della banca dati relativa alle esposizioni delle Società Promotrici delle belle arti di Torino e Genova emerge che a Torino nel 1845 fu presentata al pubblico da Antonio Gualdi una "Margherita Pusterla in carcere" con n. 128, identificabile con quella in esame, una da Rosalia Cravosio nel 1859 (con n. 122 e prezzo di £. 200) e da Carlo Fantini le "Ultime ore di Margherita Pusterla (Cesare Cantù, Romanzo storico)" nel 1872 (con n. 204 e valutazione £. 1500). Nel capoluogo ligure fu esposta una "Margherita Pusterla in carcere" di Remigio Croce nel 1854 con n. 300 e valutazione di £. 150. Non sono chiare del tutto le vicende storiche della tela in esame, attribuita ad Antonio Gualdi già nel catalogo dei dipinti di Elena Ragusa e Barbara Fioravanti del 1984, che risulta inventariata ad Agliè da Sampietro nel 1855, con nota posteriore che indica il passaggio a Torino, e poi compare in un elenco di "Oggetti spediti da Torino al Castello d'Agliè dal 1877 al 1887. quadro ad olio rappresentante Margherita Pusterla in carcere (n. inv. 134)" trasportato ivi il 19 giugno 1885. Antonio Gualdi (Guastalla 1796-ivi 1865) studiò prima a Firenze presso Pietro Benvenuti, poi a Roma ed a Milano, dove rimase vent'anni. Partecipò con buon successo di pubblico alle esposizioni dell'Accademia di Brera (1832-1852) e molte sue opere furono acquistate dal governatore della Lombardia, conte Harting, e portate a Vienna. Altri suoi dipinti si conservano nel duomo di Guastalla, nella biblioteca Maldotti della stessa città, a Piacenza nella chiesa della Madonna di Campagna e presso discendenti e nobili milanesi e parmensi. Partecipò alle esposizioni organizzate dalle Società Promotrici delle Belle Arti italiane, soprattutto a Firenze e a Torino negli anni 1845-1856 con dipinti tratti da romanzi storici
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100204079
  • NUMERO D'INVENTARIO 1866
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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