Bacco e Arianna

dipinto, 1675 - 1699

Dipinto ovale entro cornice in stucco con quattro cartelle in tre delle quali si sviluppano grandi foglie mentre quella superiore reca al centro una testa virile racchiusa da ornati vegetali

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Franceschini Marcantonio (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soffitto della camera da pranzo è decorato al centro da un affresco con tema medievale, raffigurante un episodio della vita di Umberto Biancamano, commissionato nel 1838 da Carlo Alberto al pittore torinese Francesco Gonin. In quell'occasione Gonin fu incaricato di eseguire anche sei piccole "medaglie" nella volta destinate a raffigurare le principali provincie dello Stato (cfr. scheda documenti di S. Ghisotti nn. 123343, 121369). Della decorazione della sala così come fu concepita in epoca albertina rimane oggi solo l'affresco centrale. Infatti un rinnovato ammodernamento dell'ambiente avvenne intorno al 1898, quando l'Architetto Emilio Stramucci, direttore dei restauri allora in corso in Palazzo, sacrificò a poco più di cinquant'anni l'assetto di gusto carloalbertino, con una ricostruzione in stile, valendosi di ornati antichi recuperati nei depositi del Palazzo. E' probabilmente proprio in quel momento che i due dipinti antichi raffiguranti Rinaldo e Armida e Bacco e Arianna, che decorano attualmente la volta della sala, furono recuperati e posti in situ. Nell'inventario del 1966 non si fa alcun riferimento alle due tele né è stato possibile accertarne la provenienza attraverso la consultazione delle precedenti inventariazioni. L'ovale raffigurante Bacco e Arianna è attribuito al pittore bolognese Marcantonio Franceschini già da Andreina Griseri nel 1963 (V. Viale, a cura di, Mostra del Barocco Piemontese, Torino 1963, v. II, p. 38). Allievo di Carlo Cignani, la fama del Franceschini s'afferma in particolare a partire dagli anni ottanta "con una strabiliante progressione di lavori che dimostrano una organizzazione molto efficiente della bottega" (cfr. A. Mazza, La pittura a Bologna nella seconda metà del Seicento, in La Pittura in Emilia e in Romagna. Il Seicento, Milano 1992, tomo primo, p. 242). In quegli anni, tra il 1680 e il primo decennio del Settecento, che lo vedono impegnato ad eseguire pale d'altare, dipinti di tema mitologico ed affreschi di soggetto sacro, va probabilmente collocata anche l'esecuzione della tela di Palazzo Reale, molto vicina stilisticamente alla serie di dipinti eseguiti da Franceschini per il palazzo viennese del principe Johann Adam Andreas von Liechtenstein a partire dal 1691
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201207
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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