soffitto,
Seyter Daniel (1649/ 1705)
1649/ 1705
Bigari Vittorio Maria (1692/ 1776)
1692/ 1776
Giuliano Giovanni Antonio (notizie 1739 Ca)
notizie 1739 ca
Soffitto ligneo dorato, intagliato a rilievo con ornati vegetali, teste di putti, armi e simboli del comando, diviso in cinque riquadri ornati con dipinti ad olio mentre gli angoli sono decorati da quattro dipinti murali a monocromo
- OGGETTO soffitto
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ATTRIBUZIONI
Seyter Daniel (1649/ 1705): esecutore
Bigari Vittorio Maria (1692/ 1776)
Giuliano Giovanni Antonio (notizie 1739 Ca)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soffitto della sala del Caffè è decorato da una tela centro volta raffigurante "L'Apoteosi di un eroe" e da quattro ovali rappresentanti figure allegoriche. La decorazione della volta è già oggetto di descrizione nell'"Inventaire des meubles, effets et Autres Objets mobiliers quelconques du Palais Imperial de Turin et de Ses Dependances" compilato nel 1807 (A.S.TO, Casa di S.M., reg. n. 4509), in cui si legge: "...Un grand Tableau au Milieu de la Voûte et quatre Autres plus petits dans les quatre Coins Representant des Objéts fabuleux à grandes figures..." mentre in quello del 1815 le tele sono così descritte: "...Quattro quadri rotondi ed altro più grande ovale nel mezzo de' medesimi, tutti muniti di una cornice intagliata e dorata, rappresentanti divinità favolose, ed attaccati alla volta della suddetta camera..." (A.S.TO, Casa di S.M., reg. n. 4511). Fu Clemente Rovere il primo ad indicare, sia pure dubitativamente, Daniel Seiter come l'autore di queste tele. Infatti nella sua Descrizione del Reale Palazzo di Torino del 1858 egli scriveva: "Nella volta si veggono cinque dipinti a olio. Il centrale rappresenta L'Apoteosi d'un eroe, col motto: Noctemque vigil ducebat in ermis. Nei quattro ovali che stanno attorno veggonsi delle figure allegoriche che si tengono per lavori di Daniele Seyter" (p. 154). L'attribuzione all'artista viennese è confermata nell'inventario degli oggetti d'arte di dotazione della corona del 1881 e ancora in quelli del 1911 e del 1966. Nel 1959 Marziano Bernardi si limita a citare quanto già detto da Rovere mentre nel 1963 Vittorio Viale, confermando senza più alcun dubbio la paternità delle tele al viennese Seiter, ne precisava anche la datazione, definendole "...certamente uno dei primi lavori di lui a Torino per gli stretti rapporti delle allegorie laterali con le figure della Grande Galleria..." (Viale V., Torino 1963, v. II p. 71). Daniel Seiter giunse a Torino tra il giugno e il luglio del 1688 e vi rimase fino al 1705 tranne brevi soggiorni romani. Si può quindi supporre che abbia atteso alla decorazione della volta di questo ambiente intorno all'ultimo quarto del XVII secolo. Rovere è una fonte preziosa per conoscere anche il nome di artigiani come Giovanni Antonio Giuliano che eseguì le cornici della volta sotto la direzione dell'Architetto Lanfranchi mentre è errata la sua attribuzione a Domenico Valeriani degli altri quattro dipinti a monocromo negli angoli, "che pare rappresentino Le Quattro parti del mondo". Tale attribuzione è stata confutata nel 1959 da Bernardi che leggeva in uno di questi gruppi allegorici la scritta : "Vittorio Maria Bigari - Bononiensis pinxit - 1739"
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201188
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0