LO STUDIO DELLE BELLE ARTI. allegoria delle arti figurative
sovrapporta,
ca 1740 - ca 1740
Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766)
1694/ 1766
Sovrapporta con cornice intagliata e dorata a ricchi ornati vegetali a rilievo
- OGGETTO sovrapporta
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MISURE
Altezza: 195
Larghezza: 155
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ATTRIBUZIONI
Beaumont Claudio Francesco (1694/ 1766): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
- INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sovrapporta che decora la parete nord della sala del Caffè, raffigura "Lo studio delle Belle Arti". L'attribuzione della tela a Claudio Francesco Beaumont compare per la prima volta nella Descrizione del Reale Palazzo di Torino di Clemente Rovere, il quale nel 1858, così ricorda le sovrapporte che decorano questo ambiente: "I quattro quadri sopra le porte rappresentano le figure allegoriche delle Virtù seguenti cioè: Sul muro di borea: La Carità, dipinto di Daniele Seyter; Lo studio delle Belle Arti, di Claudio Beaumont. Sul muro ad ostro: Lo studio delle Scienze, dell'istesso Beaumont; La Giustizia del Seyter (p. 155). La presenza nella sala delle tele raffiguranti le quattro Virtù è già documentata dall'"Inventaire des meubles, effets et Autres Objets mobiliers quelconques du Palais Imperial de Turin et de Ses Dependances" compilato nel 1807 (A.S.TO, Casa di S.M., reg. n. 4509), dove sono così indicate: "Quatre dessus de Porte representant les quatre Vertus", mentre in quello del 1815 a questo proposito si legge "...Sei chiambrane poi dette portevolanti di bosco intagliato e dorato, al disopra di quattro delle quali vi è un quadro che forma sopra porta contornato di cornice di bosco intagliato e dorato rappresentante una figura di donna con un puttino dipinto dal Daniel..." (A.S.TO, Casa di S. M., reg. n. 4511). Il riferimento a quest'artista è ripreso nell'inventario degli oggetti d'arte di dotazione della corona del 1881 e ancora in quelli del 1911 e del 1966. Nel 1959 Marziano Bernardi pubblica il dipinto raffigurante "Lo studio delle scienze", proponendo per entrambe le tele beaumontiane una data intorno al 1740 (p. 80), come aveva già suggerito Andreina Griseri nella sua tesi di laurea riguardante Claudio Francesco Beaumont (Griseri A., 1948, p. 96). La stessa studiosa nel 1967 ritornava ancora sull'argomento definendo le due sovrapporte opere eseguite dal Beaumont nel '700 "alla maniera del Seyter" (Griseri A., Le metamorfosi del Barocco, Torino 1967, p. 261, nota 4)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100201186
- NUMERO D'INVENTARIO 1106
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0