Il duca Emanuele Filiberto fa lieta accoglienza a Torquato Tasso MDLXXVIII. Emanuele Filiberto di Savoia accoglie Torquato Tasso a Torino
dipinto,
Storelli Felice Maria Ferdinando (1778-1779/ 1854)
1778-1779/ 1854
Emanuele Filiberto accoglie Torquato Tasso, in abito scuro, che gli si presenta accompagnato da un personaggio della corte (Filippo d'Este?). Assistono alla scena, ambientata in una sala presumibilmente del palazzo ducale con quadri e tendoni alle pareti, tra dame, cavalieri e un bambino. Cornice in legno intagliato e dorato con decorazioni di fogliette a stucco
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Storelli Felice Maria Ferdinando (1778-1779/ 1854): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Convento dei Servi di Maria
- INDIRIZZO Strada alla Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Durante il suo soggiorno a Torino, da fine settembre 1578 a metà febbraio 1579, il Tasso fu ospite del marchese Filippo d'Este, genero di Emanuele Filiberto, di cui aveva sposato la figlia naturale Maria. Scrisse per Carlo Emanuele il sonetto "Signor che in picciol corpo animo chiudi", per le signore della corte la canzone "Dame cortesi e belle" e "Il Forno overo de la nobiltà", dialogo che prende il nome dal gentiluomo modenese Antonio Forno, cortigiano di Emanuele Filiberto, collezionista di libri e incisioni. Sul retro della tela si intravede una scritta a mano in gesso bianco non leggibile. L'opera, realizzata a Parigi (come testimonia l'iscrizione stampata sul retro della tela "OTTOZ Elève de / M. BELOT / Rue de la Michodière / N. 2 A' PARIS") e datata dal Rovere al 1842 (C. Rovere, Descrizione del Reale Palazzo di Torino, Torino 1858, p. 144), fa parte della serie cosiddetta delle "benemerenze culturali" dei Savoia, costituita dai tre dipinti commissionati da Carlo Alberto a Ferdinando Storelli tra il 1841 e il 1843 ad arredo della Sala del Caffè a Palazzo Reale (Clemente Rovere nella citata "Descrizione ..." registra la tela con Emanuele Filiberto che accoglie Torquato Tasso sul "muro a levante", p. 156). Gli altri due illustrano gli episodi di Ludovico di Savoja, principe d'Acaja, che fonda l'Università degli Studi di Torino e del cardinal Maurizio che ammira i dipinti dell'Albani da lui commissionati per il suo palazzo di Roma. Il resto della decorazione della sala era rappresentato dai tre ritratti di Amedeo VIII, Carlo Emanuele I e Vittorio Amedeo II di Arienti, Molteni e Bezzuoli, e dalla serie dedicata ai temi della fedeltà dei sudditi ai sovrani, di vari artisti (si veda in proposito il saggio di M. Tomiato in P. Dragone (a cura di), "Pittori dell'Ottocento in Piemonte. Arte e cultura figurativa 1830-1865", Torino 2001, pp. 109-114). Il complesso pittorico fu inviato nel gennaio del 1898 a Superga e sistemato negli appartamenti reali annessi alla basilica (bolletta di scarico n. 6 del 31 gennaio 1898, cfr. nn. 259-276 dell'inventario di P. Reale del 1879-1898, A.S.T., Casa SM 4536)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100200843
- NUMERO D'INVENTARIO 372
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2000
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2010
- ISCRIZIONI cornice, su targhetta inchiodata al centro in alto - IL DUCA EMANUELE FILIBERTO FA LIETA/ ACCOGLIENZA IN SUA CORTE A TORQUATO TASSO/ MDLXXVIII - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0