ritratto di Carlo Felice re di Sardegna

dipinto, 1837 - 1837

Il dipinto presenta una pregevole cornice in legno intagliato, dipinto e dorato. Ritrae il sovrano in piedi con mantello regale, collare della SS. Annunziata ed in mano lo scettro. Sulla destra appare una poltrona e a sinistra un tavolino su cui è appoggiata la corona. Da uno sfondato si scorgono la collina ed il castello di Moncalieri

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Marghinotti Giovanni (1798/ 1865): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cosiddetta sala blu era un tempo denominata Sala di udienza di S. m. il Re ed ospitava una serie di dipinti con valenza simbolica, soprattutto ritratti dinastici. La presenza in questa sede della tela si deve proprio al ricordo di tale funzione svolta dalla sala in passato e non a ragioni storiche. Non si hanno notizie certe sui primi anni d'attività di Giovanni Marghinotti, nato a Cagliari il 7 gennaio 1798, ma sappiamo che già nel 1819 il pittore si trovava a Roma. A Torino sarebbe giunto nel 1829 per esporre a Palazzo Reale tre tele, tra cui un ritratto di Carlo Felice a grandezza naturale con abiti regali, replicato poi per la residenza reale di Cagliari e preso a modello per la realizzazione di questo dipinto. Eseguito nel 1837 su commissione di Maria Cristina, con la variante dello sfondo con il castello di Moncalieri e della statuina raffigurante la Sardegna, esso fu probabilmente, come riferisce Rosci, la prima commissione importante di Maria Cristina per Agliè. Qui fu collocato nella "camera d'udienza di SM la Regina", come ricorda l'inventario del 1855, in "coppia con un ritratto della regina" allora defunta "dello stesso autore ma di formato minore, ciascuno con la valutazione di lire 750" (cfr. scheda di m. Rosci in bibliografia). Marghinotti fu molto apprezzato come ritrattista, si ricordano in particolare la tela rappresentante "Carlo Felice munifico protettore delle Belle Arti in Sardegna" del 1830, un ritratto di Carlo Alberto del 1833, entrambi al Municipio di Cagliari, e altre effigi di Vittorio Emanuele II. Nelle collezioni del castello di Agliè si trovano altre opere di Marghinotti, tra cui una "veduta di Sassari" ed una "Fanciulla con fiori nel grembiule". Il pittore fu coinvolto anche nei progetti decorativi carloalbertini per il Palazzo Reale di Torino, mirati alla glorificazione della casa Savoia, soprattutto con dipinti di tematica storica. Professore all'Accademia Albertina fino al 1856, quando dopo dieci anni d'insegnamento, Vittorio Emanuele II lo dispensò dall'incarico, partecipò alle esposizioni triennali di arte e industria (nel 1838 e nel '50) e a quelle della Società Promotrice delle Belle Arti (1845, 1846, dal '48 al 1852, 1855). Rientrato definitivamente in Sardegna, Marghinotti continuò a lavorare per commissioni pubbliche e private fino all'anno di morte, il 1865
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199099
  • NUMERO D'INVENTARIO 238
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Complesso Monumentale del Castello Ducale, Giardino e Parco d'Agliè
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI in basso a destra, in nero - 5 su etichetta rettangolare - corsivo - a impressione -
  • STEMMI indossato dal personaggio - cavalleresco - Emblema - Ordine della Santissima Annunziata - collare con nodi Savoia e pendente centrale con scena dell'Annunciazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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