Esaù vende la primogenitura a Giacobbe

paracamino, 1844 - 1845

Il paracamino è racchiuso da una cornice sagomata in legno intagliato e dorato, poggiante su zoccolo, priva di elementi decorativi. E' collocato all'interno di una mostra di camino in marmo grigio scolpito. Ritrae Esaù che, recatosi affamato da Giacobbe, gli vende il diritto della primogenitura in cambio di un piatto di lenticchie. Sullo sfondo un paesaggio boschivo

  • OGGETTO paracamino
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 94.5
    Larghezza: 128
  • ATTRIBUZIONI Morgari Giuseppe (1788/ 1847): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Castello Ducale
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paracamino fa parte di un ciclo di tele eseguite da Giuseppe Morgari tra il 1844 e il '45 su commissione di Maria Cristina, regina vedova di Carlo Felice, per il riallestimento dell'appartamento reale. Non è certa la collocazione originaria delle singole tele di Morgari ancora oggi nell'appartamento (12 sovrapporte ed un paracamino), di cui i registri inventariali storici forniscono una descrizione generica, dal momento che in epoca successiva avvennero ulteriori spostamenti di arredi e riallestimenti. In questa sala, un tempo camera di ricevimento della Duchessa di Genova, si trovano quattro sovrapporte ed un paracamino rappresentanti episodi della vita di Giacobbe. Nel corso della ricerca sulle fonti sono emersi due documenti d'archivio (mandato n. 311 del 6 ottobre 1845), testimonianti il pagamento di £. 818. 77 a favore "Morgari Giuseppe Pittore". La causale espressa genericamente, per "5 Dipinti eseguiti d'ordine di S. E. il Gran Mastro per il Real Castello d'Agliè consistenti in 4 sovraporte, ed un controfornello" eseguiti "per la nuova Camera dell'Appartamento Reale nel Castello d'Agliè", purtroppo non permette di identificare con precisione a quali dipinti si faceva riferimento. Anche l'inventario del 1842 (ASTO, Archivio del Duca di Genova, Tenimento d'Agliè, m. n. 60) non fornisce altri elementi descrittivi ma riporta notizie, aggiunte a posteriori, di lavori effettuati nelle sale "n. 10 Camera da letto" e "n. 11 Camera di trattenimento" entrambe "intieramente ristaurate", allestite rispettivamente con "quattro sopraporta dipinti dal Morgari, rappresentanti alcuni fatti della Storia Sacra.. e controfornello dipinto conforme ai sopraporte, e cornice dorata" e "sei sovraporte dipinti dal Molgari rappresentanti Fatti d'Istoria Sacra". La famiglia Morgari conta tra i suoi appartenenti un buon numero di pittori, di cui Giuseppe (Torino 1788-1847) pare essere il capostipite. Si ricordano poi i figli Paolo Emilio (Torino 1815-1882), con la moglie Clementina Morgari Lomazzi (Guastalla 1819-Torino 1897), e Rodolfo (Torino 1827-1909), attivi per la corte sabauda. Giuseppe lavorò per i Savoia sia come decoratore sia come restauratore di dipinti (cfr. C. Rovere, "Descrizione del Reale Palazzo di Torino", Torino 1858, pagg. 95 n. 116; 211 n. 100). Alla generazione successiva appartengono Pietro (Torino 1852-Londra 1885), figlio di Rodolfo, e Luigi (Torino 1857-1935), figlio di Paolo Emilio e a sua volta padre di Carlo (Torino 1898-1970), Emilia Morgari Ingaramo (Torino 1882-?) e Paolo Emilio Junior (Torino 1883-1947)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100199083
  • NUMERO D'INVENTARIO 274
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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