sedia - a la reine, serie - produzione piemontese (metà sec. XVIII)

sedia a la reine, post 1740 - ante 1760

Rivestimento con motivo a rami di fiori, in posizione speculare, che si sviluppano in verticale con andamento sinuoso. Ai loro lati traggono origine rami più piccoli che si incontrano al centro in un mazzo di fiori. Fondo avorio, disegno varie tonalità di verce, viola, rosa, giallo. Il retro di uno schienale presenta un diverso rivestimento di colore avorio con motivo a larghe maglie costiuite da foglie entro le quali è collocata un'infiorescenza dalla cui corolla si dipartono fiori più piccolo. Schienale a violino imbottito con incavatura centrale guarnito da un motivo centrale a foglie; sedile imbottito; gambe ricurve terminanti con piede a ricciolo

  • OGGETTO sedia a la reine
  • MISURE Altezza: 110
    Lunghezza: 56
    Larghezza: 46
  • AMBITO CULTURALE Produzione Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento dei Servi di Maria
  • INDIRIZZO Strada Basilica di Superga, 73, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie di tre sedie, facenti parte dei mobili di "Dotazione della Corona", nell'inventario del 1910 è indicata nell'interno della Basilica, unitamente ad uno sgabello non rilevato. Nell'inventario del 1965 i tre oggetti non sono stati identificati, forse perché collocati ancora nella chiesa e quindi escluse dall'elencazione che riguarda solo il fabbricato attiguo. Da un punto di vista stilistico la sedia presenta una tipologia molto comune alla metà del XVIII secolo e riflette le caratteristiche tipiche dello stile "Luigi XV", non solo nella forma dello schienale "a violino", nell'andamento curvilineo delle gambe e nel decoro con fogliette, ma anche nel motivo decorativo del tessuto di rivestimento (Antonetto R. Minusieri ed ebanisti in Piemonte, Torino, 1985, pp. 212-214; Colle E. L'elaborazione degli stili di corte, in Pinto S. Arte di corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice,Torino, 1987, pp. 186-191; AA.VV. Il Mobile del Settecento, Novara, 1999, p. 28). Nel retro dello schienale di uno degli esemplari è presente un rivestimento diverso, più recente nonostante imiti modelli antichi, fatto che testimonia interventi di restauro ed integrazione sulle sedie in esame, probabilmente logorate per i ripetuti riutilizzi. Si tratta di un modello molto diffuso in Piemonte, molto imitato anche nell'Ottocento, si veda - a titolo di esempio -la serie, seppure con rivestimento diverso, della sala dei concerti nel palazzo dell'Accademia Filarmonica in piazza S. Carlo a Torino (Brosio V. Ambienti italiani dell'Ottocento, Milano, 1963, p. 90)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198922
  • NUMERO D'INVENTARIO 121-661, 122-662, 123-663
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sotto il sedile su etichetta rettangolare, in nero - Superga D.C. 122 1908 - lettere capitali - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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