paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (seconda metà sec. XIX)

paramento liturgico, 1850 - 1899

La pianeta e la coppia di borse sono realizzate in gros de Tours liseré lanciato broccato. Su uno sfondobianco decorato da piccoli motivi a v, disposti a scacchiera e realizzati con la teletta in argento laminato, si dispongono, in fasce verticali alternate, tralci di fiori e di grandi foglie realizzate, anch'essi eseguiti con la teletta argentata. Alcuni elementi di questi ornati, quali i contorni delle "v" o gli elementi riempitivi a forma circolare delle foglie, sono realizzate con la tecnica del liseré. Su ogni bouquet si staglia un ramo con fiori e foglie in oro filato e in seta policroma (2 tonalità di verde, giallo, rosso 2 tonalità di rosa). Entrambi i manufatti presentano un gallone in oro filato e seta gialla per l'ordito, con andamento a meandro, l'orlo smerlato e decorato con un nastro. Il parato è foderato con taffetas di seta verde che cela una tela di lino cerata colo aragosta

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA seta/ tessuto/ liseré
    filo dorato
    filo/ lavorazione a telaio
    seta/ broccata
    seta/ gros de Tours
    seta/ laminata
    seta/ taffetas
    tela di lino
    tela/ inceratura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il gros de Tours è un esempio della ripresa, nella seconda metà dell'Ottocento, di elementi ornamentali settecenteschi, uniti e mescolati fra loro secondo il gusto eclettico di questi anni. La composizione è infatti confrontabili con testimoniane del quinto decennio del Settecento, come con il gros de Tours liseré broccato, attribuito dubitativamente a manifattura italiana o francese, del piviale conservato a Pietraperzia (G. Cantelli (a cura di), Magnificenza nell'arte tessile della Sicilia centro-meridionale. Ricami, sete e broccati delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina, catalogo della mostra di Vicenza, Catania 2000, vol. II, pp. 524-525, scheda n. 82 di M. Vitella), con il coevo insieme liturgico, conservato nella chiesa di Notre-Dame des Doms ad Avignone (Merveilles d'or & de soie. Trésors textiles de Notre-Dame des Doms du XVI au XIX siècle, catalogo della mostra, Avignone 2000, p. 53, scheda n. 30 di E. Dutocq e O. Valansot), con il gros de Tours liseré broccato impiegato per confezionare la faccia posteriore di una pianeta conservata presso il Museo Civico di Treviso (D. Davanzo Poli (a cura di), Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV - XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, p. 82, scheda n. 107) e con il taffetas lanciato broccato impiegato per confezionare un meil conservato presso la Sinagoga di Torino (Ebrei a Torino. Ricerche per il centenario della Sinagoga. 1884-1984, catalogo della mostra, Torino 1984, pp. 184-186, scheda n. 9 di G. Dardanello). Questi fiori sono però inseriti in una struttura decorativa memore di uno degli elementi più tipici dei tessuti "bizarre": l'impiego di elementi decorativi eseguiti generalmente con la tecnica del damasco, per rendere più plastico e movimentato l'impianto ornamentale. Anche in questa stoffa, infatti, grandi fiori e foglie in argento, fanno da cornice a quelli policromi, creando in tal modo una composizione che si sviluppa in verticale. La stoffa può infatti essere raffrontata con il frammento, datato nel secondo ventennio del Settecento, di damasco lanciato, conservato nella collezione Gandini (D. Devoti, M. Cuoghi Costantini (a cura di), La Collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993, pp. 199-200, scheda n. 330 di I. Silvestri). Infine, per il modo di disegnare i fiori, il tessuto può essere confrontato con il taffetas doublé liseré broccato del canapeo della Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, datato alla metà del secolo (P. Peri, Paramenti liturgici nella Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, in E. Nardinocchi e P. Peri (a cura di), Il Tesoro della Madonna. Arredi sacri della Basilica di Santa Maria dell'Umiltà a Pistoia, catalogo della mostra di Pistoia, Cinisello Balsamo 1992, p. 94, scheda n. 13) e con la coeva pianeta confezionata con un gros de Tours liseré broccato conservata presso il Museo Civico di Treviso (D. Davanzo Poli (a cura di), Tessuti antichi. Tessuti - Abbigliamento - Merletti - Ricami Secoli XIV - XIX, catalogo della mostra, Treviso 1994, pp. 81-82, scheda n. 106).; Un esempio ottocentesco prossimo al tessuto vercellese è offerto dal lampasso lanciato broccato impiegato per la realizzazione di un meil conservatop presso la Sinagoga di Torino (Ebrei a Torino. Ricerche per il centenario della Sinagoga. 1884-1984, catalogo della mostra, Torino 1984, pp. 218-219, scheda n. 21 di G. Dardanello)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198921-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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