paramento liturgico, insieme - manifattura piemontese (secondo quarto sec. XVIII)
paramento liturgico,
1730/ 1742
Il parato è formato da una pianeta,un velo, una borsa, una stola ed un manipolo realizzati in Gros de Tours viola con teleta in oro filato. Il ricamo è relizzato in oro filato e lamellare ricamato
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
tessuto
- AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Grazie allo stemma presente sulla faccia posteriore ella pianeta, è possibile identificare l'insieme liturgico con la "Pianeta in Moella in oro fondo Violaceo ricamata in oro e guernita di Risò d'oro intorno foderata di taffetà violaceo con stola, la quale ha due bindelli violacei con fiocchetti, e botone d'oro, e manipoli del Sig,r Cardinale Carlo Vincenzo Ferrero Vescovo di Vercelli: 1 Pianeta, 1 Velo da Calice, 1 Borsa di Calice" ricordati nell'inventario del 1792 (M. Capellino, Testimonianze scelte del rito "eusebiano", Vercelli 1999, p. 73, n. 49). Nell'inventario compilato nel 1889 sono citati "una pianeta di tela d'oro, fondo violaceo, tutta ricamata in oro con stola, manipolo e borsa foderata di seta violacea con in fondo alla pianeta lo stemma del Cardinale Vescovo Ferrero Carlo Vincenzo" (Archivio Capitolare di Vercelli, Fabbrica e Chiesa di S.t Eusebio cerimoniali = dritti di banchi = altri dritti di chiesa = Riti, e Funzioni - Accetazione del Breviario Romano, Inventario degli oggetti mobili della Chiesa Metropolitana di Vercelli fatto nell'anno 1889, ff. 21-22).; Il parato venne quindi donato alla cattedrale durante il vescovado del Ferrero, quindi fra gli anni che vanno dal 1730 al 1742.; Il paramentale è ricamato con un complesso e ricco decoro tipico degli anni del vescovado di Ferrero, in cui cesti di frutti, fiori, elementi vegetali, drappi con nappe si intrecciano e si mescolano a cornici mistilinee. Si possono menzionare il parato donato nel 1743 dal papa Benedetto XIV a San Pietro in Bologna (F. Varignana (a cura di), Il tesoro di San Pietro in Bologna e papa Lambertini, catalogo della mostra, Bologna 1997, pp. 229-230, scheda n. 105), la pianeta, datata alla prima metà del secolo, conservata a Caltanissetta (G. Cantelli (a cura di), Magnificenza nell'arte tessile della Sicilia centro-meridionale. Ricami, sete e broccati delle Diocesi di Caltanissetta e Piazza Armerina, catalogo della mostra di Vicenza, Catania 2000, vol. II, pp. 736-737, scheda n. 169 di R. Civiletto), la pianeta, del quarto decennio del secolo, conservata nella basilica di San Giulio, nell'omonima isola (San Giulio e la sua isola nel XVI centenario di san Giulio, Novara 2000, pp. 240-241, 244-245), il paliotto, ricamato nella prima metà del secolo, della cappella del Crocifisso del monastero di San Vincenzo a Prato (S. Bardazzi, E. Castellani, Arredi e paramenti. S. Vincenzo S. Niccolò S. Clemente in Prato, Prato 1988, pp. 168, 179-181) e la pianeta, eseguita nella prima metà del Settecento, conservata nel duomo di Siracusa (M. C. Di Natale (a cura di), Splendori di Sicilia. Arti Decorative dal Rinascimento al Barocco, catalogo della mostra di Palermo, Milano 2000, pp. 263-264, scheda n. 96 di S. Lunazza).; Il lavoro è ascritto ad un ricamatore piemontese dalla Mercedes Viale Ferrero (Viale Ferrero M. Tesuti e ricami, in V. Viale (a cura di), Mostra del barocco piemontese, catalogo della mostra, Torino 1963, p. 14, schede nn. 28-29) e da Vittorio Viale (V. Viale, Il Duomo di Vercelli. Il nuovo Duomo di Vercelli. Opere d'arte dal XIII al XVIII secolo. La pinacoteca dell'arcivescovato, Vercelli 1973, p. 23 e p. 43, scheda n, 37), ipotesi che trova conferma dal confronto con la pianeta della metà del XVIII secolo, conservata in Sant'Evasio a Casale Monferrato (A. M. Colombo, Il patrimonio tessile della cattedrale, in Il Duomo di Casale Monferrato. Storia, arte e vita liturgica, Atti del convegno (Casale Monferato, 16-18 aprile 1999), Novara 2000, p. 191) e con la pianeta, degli inizi del Settecento, conservata presso la cattedrale di Asti (N. Gabrielli, Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli,Torino 1977, p. 119).; Il ricamo può infine essere raffrontano con il partito decorativo di alcuni mobili, quali ad esempio, Lo schienale dei sofà realizzati nel primo quarto del Settecento per la Sala del Trono di Madama Reale a Palazzo Madama (V. Viale, Mobili e intagli, in V. Viale, Mostra del barocco piemontese, catalogo della mostra, Torino 1963, tav. 116) e quelli, sempre nella stessa sala, ma eseguiti nel 1750 circa (Ibidem, tav. 126b)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198900-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0