ancona, opera isolata - bottega lombarda, bottega novarese (secondo quarto sec. XVII, sec. XX)

ancona,

Il fondo è azzurro, la predella rettilinea. Sui lati sono lesene con capitelli ionici alla sommità. Un doppio pilastrino, decorato con una margherita, regge l'architrave spezzato con due elementi curvilinei arrotolati. Alla sommità sono due pinnacoli. Al centro del fastigio è una cornice quadrangolare con volute laterali e terminazione a volute. Sulla predella sono motivi a girali terminanti con fiori e cartella al centro; entro la riquadratura ai lati è una margherita. Sulle lesene sono un motivo a voluta, elementi rastremati con motivo ad incastro, un cherubo, un angelo con le braccia sul petto. Sotto il dipinto sono elementi a girali dipinti

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda Bottega Novarese
  • LOCALIZZAZIONE ORTA SAN GIULIO (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ancona lignea risulta qui sistemata dal 1930, proveniente dalla chiesa dei Santi Quirico e Giulitta presso il cimitero. Non sappiamo presso quale altare fosse ubicata in quella chiesa, aggregata alla confraternita del Suffragio dei Morti fin dal 1624: gli altari descritti nelle prime visite antiche erano tre, quello maggiore e due laterali, ma non è possibile capire a quale di questi appartenesse. L'analisi stilistica dell'arredo riconduce a maestranze operanti nel Cusio ma in stretto contatto con la Lombardia: ancora manieristica si presenta la decorazione delle lesene laterali terminanti con le due figure con le braccia incrociate sul petto; più barocca pare la parte superiore del fastigio, con i due elementi curvilinei arrotolati. Tale modello presenta alcune affinità non solo con coevi impianti lignei ma anche con alcune strutture marmoree di cui si citano ad esempio gli esemplari di Miasino e di Bogogno.I raffronti più convincenti nel campo del legno vanno con l'ancona di San Carlo a Pogno,contemporanea al dipinto(1624) e con quella dell'oratorio di San Bernardino di Zuccaro in Valsesia, riferita dubitativamente a Gaudenzio Bonino. La parte sovrastante il dipinto con il Padre Eterno appartiene ad un'altra storia, in quanto essa costituisce quanto resta della primitiva ancona lignea posta su questo stesso altare con l'immagine di San Carlo, non necessariamente appartenente alle origini a quell'apparato, poichè viene citata in tale contesto solo dalla fine 600. La sua fattura appare comunque diversa dallo stile dell'ancona a cui oggi si accompagna, soprattutto nell'intaglio più grossolano delle volute laterali. E'stata rimontata sull'altare proveniente da San Quirico nel 1930. In questo stesso frangente, la parte della cornice sottostante al dipinto fu abbellita con rabeschi dipinti, forse in conseguenza della mancanza di un altro decoro ligneo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198492
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2001
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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