portone - a due battenti, opera isolata - bottega novarese (secondo quarto sec. XIX)
portone a due battenti,
post 1834 - 1849
Il portone d'ingresso ha due ante decorate specchiature di forma diversa, sottolineata da cornicette. La zona superiore e centinata, si conclude con una linea curva, decorata a specchiatura liscia, che si inserisce nel vano d'accesso, fra due colonne di granito, poste verso la strada
- OGGETTO portone a due battenti
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MATERIA E TECNICA
legno di noce/ sagomatura/ modanatura
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MISURE
Altezza: 700
Larghezza: 140
- AMBITO CULTURALE Bottega Novarese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
- INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'istituzione ospedaliera è documentata a Novara dal 1206. La fabbrica attuale, collocata fra le vie Solaroli e Mazzini, viene iniziata nel 1628, su disegno di Gian Francesco Soliva, epoca d'esecuzione del fabbricato con la corte d'onore, a cui si accede dall'ingresso principale. Nel corso dei due secoli successivi furono acquistati, per ampliarlo, i conventi dei Cappuccini e di S. Croce, situate in aree limitrofe, in parte riadattati, in parte distrutti. I lavori di ristrutturazione e di ampliamento furono progettati in gran parte dal Martinez nel Settecento e da Giovanni Melchini e dall'Antonelli nell'Ottocento. Il portone d'accesso, realizzato con sobrietà e solidità di forme e di decori, come pure tutte le opere di falegnameria che completano gli accessi dei locali su questa corte rileva la sua realizzazione in ambito locale e si colloca dopo il 1834, data di inizio dei lavori di ristrutturazione dell'atrio di accesso e della facciata, condotti da Stefano Ignazio Melchini. Per la bibliografia si veda Censimento dei Beni culturali del Comune di Novara, cordinato da M. G. Ghiazza, Novara 1980; Novara. Archivio Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Verbali delle sedute di commissione, dal 1831 al 1888; Novara, Archivio di Stato, Rub. Amministrazione. Cap. Ordinati. Ospedale Maggiore, Registro delle sedute di commissione dal 1782 al 1814; F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, pp. 120-126; La spigolatrice novarese, Novara 1840, p. 183; La spigolatrice novarese, Novara 1841, p. 73; G. B. MORANDI, S. FERRARA, L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara. Memorie storiche, Novara 1907; G. M. PELLEGATTA, La casa della Carità di S. Michele e gli Esposti di Novara, Novara 1925, pp. 1-16; A. RIZZI, Conoscere Novara entro i baluardi, Novara 1947, p. 13; S. MARTINELLI, Profilo storico della carità e dell'Assistenza nel Novarese, in "Novara e il suo territorio", Novara 1952, pp. 893-942; C. CODEGONE, Ingegneri e Architetti a Novara fra Sei e l'Ottocento, in "BSPN", 1969, n. 2, p. 90; C. GAVINELLI (a cura di), Novara e l'Antonelli. Lo sviluppo urbanistico e architettonico di Novara nell'Ottocento e l'opera di A. Antonelli, catalogo della mostra, Novara 1976, p. 19. Mappa da B 69 a B 83, pp. 51-54
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026968
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0