ostensorio a raggiera,

Il corpo della base, rialzato su di una cornice traforata e decorata con cherubini alternati a tralci di fiori e mazzi di spighe, è suddivisa in sei cartelle nelle quali si alternano rosette sormontate da un cherubino a fiori tipo giglio. Il fusto, avvitato alla base, è costituito da un nodo centrale ovoidale esapartito e decorato con gli stessi motivi alternati presenti nella base. I nodi di raccordo sono a disco e a rocchetto disposti alternatamente. Raccorda il fusto alla mostra, un cespo di foglie d'acanto sormontato da una cartella mistilinea modanata dalla quale fuoriescono due tralci speculari di foglie e contornanti una specchiatura mistilinea granita. La raggiera è costituita da fasci di raggi alternati a conchiglie. In alto presenta un fastigio a timpano spezzato

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ laminazione/ foratura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Casalese
  • ATTRIBUZIONI Bertarelli Fratelli Ditta (notizie 1795-post 1954): esecutore della base e del fusto
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Domenico
  • INDIRIZZO Piazza San Domenico, Casale Monferrato (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella base e nel fusto sono riproposti motivi cinquecenteschi quali il pofilo mistilineo e la cornice degradante traforata della base, il nodo ovoidale e le decorazioni a gigli e grappoli di frutta. E'possibile istituire un confronto tra questi e la base ed il nodo centrale del calice conservato nella stessa chiesa e con scheda n.° 00198426. Occorre evidenziare che questa tipologia della base rialzata su di una cornice traforata a fasce di grano, grappoli d'uva e cherubini, del nodo e del repertorio ornamentale, ebbero una notevole diffusione nell'Ottocento. Infatti nel comasco sono presenti molti calici e pissidi, con poche varianti di iconografia, che Zastrow ha attribuito alla manifattura lombarda del Seicento. Concorda con lui anche M. G. Molina che ha datato un calice simile, conservato presso il Santuario d'Oropa, al secolo XVII. La serialità e l'analisi stilistica delle decorazioni evidenziano tratti meccanici e tipologie (come la base mistilinea in luogo di quella circolare) che erano assenti nei primi decenni del Seicento e che ci permettono di posticiparli tutti di oltre due secoli e di attribuirli probabilmente alla Ditta Bertarelli che produceva suppellettili artistiche riferendosi a stili del passato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100198418
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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