Cerere

paracamino 1725 - 1749
Minei Filippo (attribuito)
notizie 1721-1727

Paracamino sagomato entro sottile cornice lignea raffigurante al centro Cerere, attorniata da motivi a grottesca e decori alla Bérain. La tela è dipinta a fondo grigio, sotto il quale sembra esserci uno strato di azzurro, con ornati blu e rossi. Ai lati della figura femminile, posta sotto un baldacchino, vi sono festoni vegetali, due arpie disposte specularmente e motivi a treillages ornamentali diposti agli angoli

  • OGGETTO paracamino
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • MISURE Profondità: 1.6
    Altezza: 97.5
    Larghezza: 126.5
  • ATTRIBUZIONI Minei Filippo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Villa della Regina
  • INDIRIZZO Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paracamino allestito nella mostra marmorea dell' Anticamera verso ponente (n. 31) dell'Appartamento di S.M. la Regina è documentato in tale sito con certezza soltanto a partire dal Novecento. Gli inventari più antichi della Villa (del 1755, 1767, 1777, 1803, 1812, 1819, 1845 e 1864) descrivono infatti nella sala un paracamino "rappresentante il dissegno di detta Vigna di S. M. con cornice liscia dorata". I registri successivi forniscono indicazioni generiche: nel 1919 nella "Sala raffaellesca" è descritto "1 parafuoco dipinto in stile" e quello del 1931 riporta sommariamente "N° 1 Contro caminetto, dipinto con cornice di legno intagliata e dorata". I dati inventariali sono stati confermati dal recente restauro, che ha evidenziato un intervento di ampliamento della tela e di ritocco della decorazione originaria. Le ridipinture sono state rimosse sia dalle parti laterali, dove formavano una specie di cornice con girali vegetali policromi, sia dal fondo, in cui il colore azzurrino originario era stato coperto da un grigio dall'aspetto compatti. L'opera proviene originariamente dal secondo piano della Villa, dove gli inventari settecenteschi lo descrivono nel "Gabinetto sovra quello verso mezzogiorno, e ponente" (n. 53, sopra ilgabinetto 33 del piano nobile), da cui sarebbe stato spostato nella sede attuale in epoca imprecisata ma verosimilmente in seguito all'aggiornamento decorativo di fine Settecento. L'ambiente n. 53, divenuto Gabinetto di toeletta di Madama Felicita, sorella di Vittorio Amedeo III, infatti fu completamente ridecorato e dotato di un corredo pittorico, costituito dal paracamino e due sovrapporte, raffiguranti teste entro medaglioni. Nell'inventario del 1845 il paracamino in esame nel 1845 risulta già dismesso e appare tra gli oggetti in deposito nel Guardamobili collocato al terzo piano, sopra al Salone 22. Le ridipinture rimosse nel corso del restauro risalivano al secondo dopoguerra ed erano attribuibili al pittore Chiapasco che intervenne nelle integrazioni dello zoccolo ligneo di questa stanza e che nel 1952 ripropose nell'Anticamera verso levante (n. 35) la figura di Cerere e le sfingi tratte dal paracamino sulla volta, settore est, e sulle pareti.Del paracamino in questo sito possediamo alcune immagini fotografiche: una stampa anteriore al 1933 (cfr. Archivio fotografico della Soprintendenza all'Arte Medioevale e Moderna di Torino, neg. 44 n.1932), una del 1960 (cfr. Archivio della Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte n. 18424) e una senza data pubblicata nel 1988 da Francesco Villavecchia (cfr. F. Villavecchia, "Itinerario storico-artistico tra le residenze sabaude", Torino, 1988, foto n. 5).Nel 1979 risulta in un elenco di "opere trasferite in Soprintendenza in data 12.9.1979 (già ricoverate nella sede dell'Istituto Figlie dei Militari)", conservato nei fascicoli delle pratiche storiche dell'ufficio della Soprintendenza.La tela dunque non fu realizzata insieme alla decorazione della sala, come sostenne invece Eugenio Olivero, che nel descrivere l'Anticamera verso ponente riferì che <> (E. Olivero, "La Villa della Regina in Torino", Torino 1942, p. 19). Tale ipotesi, ripresa da Marziano Bernardi, è inoltre contrastante con i dati emersi durante la ricerca documentaria su Villa della Regina, che ha portato a riconoscere in Carlo Pagani l'autore delle decorazioni parietali della sala, nel 1811, confutando l'idea di un'unico cantiere decorativo attivo nella sala. Sembra rimanere comunque valida la datazione al secondo quarto del XVIII secolo, in confronto con un'altra tela da camino presente nell'Anticamera verso ponente (n. 23) dell'Appartamento del Re attribuito a Filippo Minei
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100197820
  • NUMERO D'INVENTARIO s.n
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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