la zebra

arazzo ca 1750 - ca 1751

Riduzione ordito 8 cm.; riduzione trame 13 cm. Frammento centrale. Crapantage contrastè; cotes alternées, battage. Bordura uso cornice con un fregio con conchiglia a metà di ogni lato e fregi con gigli di francia ai quattro angoli. Nella scena centrale, sulla destra vicino ad un canneto e ad un albero di limoni, un leopardo azzanna una zebra; al centro un albero sui cui rami sono posati un pavone, un pappagallo e altri uccelli esotici mentre accanto al tronco si trovano un rinoceronte e una gazzella. Nell'acqua in basso o sulla riva: crostacei, pesci, una tartaruga, un pellicano, due armadilli, un'iguana e un serpente. Colori utilizzati: beige (nel fondo) e verde in più tonalità, rosso, rosa. Fodera risalente all'ultimo restauro. Sospensione: fettuccia alta 5 cm. con anelli nel lato superiore; anelli cuciti lungo la cimosa degli altri tre lati

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    filo di seta
    lana/ arazzo
  • MISURE Altezza: 438 cm
    Larghezza: 553 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Gobelins
  • ATTRIBUZIONI Neilson Jacques (1714/ 1788): esecuzione arazzo
    Desportes François (1661/ 1743): esecutore cartone
    Le Blond Etienne Claude (1700 Ca./ 1751): esecutore arazzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie delle Nuove Indie originariamente comprendeva otto arazzi ("Il re negro", "La zebra", "Il cammello", "I pescatori", "L'elefante", "Il combattimento delle belve", "Il cacciatore", "I due tori") e fu tessuta tra il 1740 e il 1744 negli ateliers del Cozette e del Le Blonde. Una serie fu acquistata dal conte di Viry, ambasciatore del Regno di Sardegna a Londra, nel 1763 a Parigi, ma secondo il Fenaille l'arazzo in questione faceva parte della terza replica tessuta in basso liccio dal Le Blonde e dal Neilson tra il 1747 e il 1754; l'altro arazzo conservato nel Palazzo Reale di Torino ("Il cacciatore indiano", datato fra il 1757 e il 1759) apparterrebbe invece alla quinta replica della serie, datata fra il 1753 e il 1765 (cfr. Maurice Fenaille, Etat général des tapisseries de la manufacture des Gobelins depuis son origine jusqui'à nos jours, 1600-1900, Paris 1923, vol. IV, pp. 56-57, 74; Heinrich Göbel, Wandteppiche, Leipzig 1923, vol. II, I, p. 147; M. Viale Ferrero, Gli Arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, pp. 104, 113-114, tav. 98)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171843
  • NUMERO D'INVENTARIO 5098
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
    2007
  • ISCRIZIONI in basso, a destra, cimosa - D.C. 1396 - corsivo - a penna marrone -
  • STEMMI in basso, a destra, cimosa - civile - Marchio - Arazziere Le Blonde Etienne Claude - lettera G. e un giglio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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