Codardia di Sancio alla caccia

arazzo, ca 1747 - ca 1749

Riduzione ordito 9 cm.; riduzione trame 13.5 cm. L'alentour, date le grandi dimensioni dell'arazzo, presenta una doppia ghirlanda di fiori, con nastri e nodi Luigi XV. In basso, ai lati, corazze, bandiere, animali (cani, mufloni, cinghiali) e libri. Sul lato destro all'interno della riquadratura e sul bordo esterno la firma. Nella scena centrale Don Chisciotte affronta con la spada e lo scudo un cinghiale assalito dai cani, mentre Sancio spaventato sale su un albero; nel bosco si trovano altri cacciatori e spettatori, uomini e donne. I colori sono: rosa, azzurro, blu, rosso verde, bianco, beige, marrone in più tonalità. Fodera intera originale con cuciture a rombi. Dietro il bordo inferiore e quello sinistro sono fasce in tessuto per materassi. Fascia di canapa dietro il bordo inferiore. Sospensione: coulisse di tela di cotone bianca applicata dietro il bordo superiore

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA FIBRA VEGETALE
    lana/ arazzo
    filo di seta
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Gobelins
  • ATTRIBUZIONI Audran Michel (1701/ 1771): esecutore arazzo
    Audran Claude (1658/ 1734): esecutore cartone
    Coypel Charles (1694/ 1752): esecutore modello
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La serie conservata a Palazzo Reale è composta di dodici pezzi, eseguiti ad alto liccio negli anni 1746/49. Si tratta della quarta serie intessuta riguardante la Storia di don Chisciotte, tema che ebbe enorme fortuna e fu replicato dai Gobelin ed altre manifatture dal 1717 al 1794 circa, scegliendo i soggetti per i medaglioni centrali tra i ventotto ideati da Charles Coypel tra il 1714 e il 1751 (ventisette cartoni sono conservati al castello di Compiègne) e mutando di volta in volta gli alentours. Per l'edizione princeps dei Gobelin (1717) questi furono disegnati da Jean Baptiste Blin de Fontenay in due varianti; altre versioni degli alentours si devono a Claude Audran e Louis Tessier. La serie di Torino utilizzò quelli disegnati da Audran (1721). Don Filippo di Parma nel 1748 richiese di acquistare la serie. Il 17 luglio 1749 gli furono venduti dieci pezzi e nell'ottobre seguente gli altri due a completamento. In quell'occasione vennero aggiunte ai quattro angoli le iniziali dell'acquirente I D P L (Infante Duc Philippe Louise, ossia Don Filippo di Parma e Luisa Elisabetta di Borbone, cfr Iscrizioni ISRI). Probabilmente la serie è entrata a far parte delle collezioni sabaude dopo l'unità d'Italia. Per disposizione sovrana del 1877 "Don Chisciotte al ballo di Don Antonio", unitamente ad altri arazzi, fu collocato in deposito presso il Museo Civico di Torino. Nel 1939 si trovava nella Sala di Ballo del secondo piano di Palazzo Reale (inv. mobili D. C. 1920/40). Alentours. La serie torinese di Don Chisciotte presenta tre diverse tipologie di alentours, a seconda del formato degli arazzi. Il primo tipo è a ghirlanda di fiori semplice su fondo damascato beige, con in alto al centro un pavone fra puttini alati; la fascia inferiore comprende al centro una testa di felino che trattiene uno scudo a mezzaluna con guerriero e ai lati cani, mufloni, stendardi libri, armature e altre ghirlande. Il secondo tipo presenta come variante una doppia ghirlanda di fiori, con uccelli e due scimmiotte, una delle quali tiene una lancia. Nel terzo tipo dalla doppia ghirlanda pendono due medaglioni ovali fioriti con profilo di guerriero. Bordura: uguale in tutti gli arazzi è a finta cornice con motivi decorativi con piccoli rombi con fiore al centro, quattro specchi agli angoli con sigle intrecciate, due specchi vuoti a metà dei lati corti e una fascia a meandro al centro del lato inferiore. La scena centrale è sempre inquadrata da una cornice mistilinea con motivo a foglie d'acanto e a volute (cfr. E. GERSPACH, Repertoire detaillè des tapisseries des Gobelins executèes de 1662 à 1892 - histoire, commentaires, marques, Paris 1893, pp. 47-127; J.GUIFFREY, Les manufactures nationales des Gobelins et Beauvais, Paris 1907, cap. IV, pp. 44-48, 40, 41 (Claude Audran); M. FENAILLE Etat Général des tapisserie de la Manufacture des Gobelins depuis son origine jusqu'à nos jours 1600-1900, Paris 1923, vol. III, pp. 157-282; M. VIALE FERRERO, Gli arazzi, in "Arazzi e tappeti antichi", Torino 1952, pp. 105, 111-112, n. 107, tav. 94; M. VIALE FERRERO, Mostra di arazzi francesi, in "Bollettino d'Arte", XXXVIII, 1953, pp. 370-375; M. VIALE FERRERO, Arazzo, in "Enciclopedia Universale dell'Arte", Venezia, Roma 1958, vol. I, p. 545; M. FLORISOONE, Gli arazzi classici, in AA.VV. "Il libro degli arazzi, Milano 1965, pp. 100-101; M. VIALE FERRERO, Gli arazzi, Milano 1966, Elite, pp. 122-129)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171832
  • NUMERO D'INVENTARIO 99
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • ISCRIZIONI alentour inferiore, al centro - POLTRONERIE/ DE SANCHO A LA/ CHASSE - lettere capitali -
  • STEMMI in basso, angolo destro, cimosa - civile (?) - Marchio - Arazziere Michel Audran - AUDRAN
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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