Niobe insulta il simulacro di Latona e distoglie il popolo dal recarle offerta. Niobe insulta il simulacro di Latona

arazzo ca 1619 - ca 1619

Riduzione ordito di 8 cm. Riduzione tame di 12 cm. Crapantage contrariè con filati metallici. Lo stemma a tessitura al centro della bordura superiore è stato applicato sopra uno specchio azzurrato, visibile dal rovescio dell'arazzo, sfoderato. Montaggio: fettuccia ad anelli, recente, sul lato superiore (rimossa 1988) Colori utilizzati: rosso, blu, verde, marrone in più tonalità, beige. Nella scena, incorniciata da finta cornice, è raffigurata a sinistra Diana incoronata, attorniata da vari personaggi, mentre sullo sfondo Niobe insulta la statua di Latona. In primo piano una donna di schiena inginocchiata e a destra, vicino ad una colonna un uomo che porta un vitello. La bordura, uguale per tutta la serie, presenta festoni di fiori e frutti con archi, faretre e teste di cervi e cinghiali; agli angoli sono quattro figure di cacciatori a monocromo, le due superiori con bisaccia ecorno da caccia, le due inferiori, accosciate, con corno a tracolla e due cani al guinzaglio... (vedi AN)

  • OGGETTO arazzo
  • MATERIA E TECNICA argento/ doratura
    filo d'argento
    filo di seta
    lana/ arazzo
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Di Faubourg Saint-marcel
  • ATTRIBUZIONI Dubreuil Toussaint (1561/ 1602): esecutore cartone
    De Maecht Philippe (notizie 1605-1655): esecutore arazzo
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scena, incorniciata da finta cornice, è raffigurata a sinistra Diana incoronata, attorniata da vari personaggi, mentre sullo sfondo Niobe insulta la statua di Latona. In primo piano una donna di schiena inginocchiata e a destra, vicino ad una colonna un uomo che porta un vitello. La bordura, uguale per tutta la serie, presenta festoni di fiori e frutti con archi, faretre e teste di cervi e cinghiali; agli angoli sono quattro figure di cacciatori a monocromo, le due superiori con bisaccia e corno da caccia, le due inferiori, accosciate, con corno a tracolla e due cani al guinzaglio. In alto al centro due putti sostengono uno stemma coronato con campo suddiviso verticalmente: a destra i gigli dei Borbone di Francia, a sinistra lo scudo sabaudo con quattro animali rampanti. Nel cartiglio in basso al centro, sormontato da testa canina, a monocromo Diana (?) rapita da un uomo nudo con accanto un grifone. Colori utilizzati: beige, rosso, marrone e verde in più sfumature. Arazzi con la Storia di Diana furono tessuti dalla manifattura di Parigi in diverse serie. I cartoni furono forniti da Toussaint Dubreuil (due suoi disegni a penna e bistro "Diana che implora Giove" e un altro soggetto identificato da Fenaille come "La morte di Orione" sono al Louvre), Nella ideazione di una delle scene ("Diana e Bridomantis") Debreuil si rifece ad una serie tessuta a Fontainebleu alla metà del XVI secolo e recante le iniziali di Enrico II e Diana di Poitiers. A Madrid è conservata una serie, tra le prime tessute, che reca le armi dei colonna ed il monogramma di Filippo de Maecht, capo arazziere fino al 1619, in seguito gli successe nella carica Hans Tayer il cui monogramma si riscontra su alcuni pezzi (FUNAILLE, 1923). O cinque arazzi del Palazzo Reale ("Latona con Diana e Apollo infanti", "Diana rifiuta di sposare Otus", "Diana chiede verginità eterna", "Niobe insulta il simulacro di Latona e distoglie il popolo dal recarle offerte", "Diana circondata dai suoi cani") portano, oltrre alla marca di Parigio, il monogramma di De Macht. Dovrebbero essere stati eseguiti prima del 1619; probabilmente la serie fu acquistata in occasione delle nozze del Principe Tommaso di Savoia Carignano con Maria di Borbone, avvenute nel 1624. Altri due pezzi della stessa serie, sempre con le armi di Savoia e di Borbone, si trovano all'Ashmolean Museum di Oxford ("Diana e Orione", "Latona muta i contadini in ranocchie; VIALE FERRERO, 1952). Nell'inventario dei Mobili e delle Argenterie degli Appartamentoi di Giovanna Battista di Savoia Nemours, conserato nell'Archivio di Stato di Torino, stilato nel 1696 compare una serie detta "La Diana" in nove pezzi di cui non è più fatto cenno nell'inventario compilato dopo la morte di Madama Reale (1724) (cfr. VIALE FERRERO, 1960, pp. 286 e 296 doc. 14)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171799
  • NUMERO D'INVENTARIO 5023
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2016
  • ISCRIZIONI in basso, a destra - 5046 - corsivo - a penna/ nero -
  • STEMMI tessuto in alto al centro - gentilizio - Stemma - Savoia-Borbone di Francia - stemma coronato con un campo diviso verticalmente: a destra i gigli dei Borbone di Francia, a sinistra lo scudo sabaudo con quattro animali rampanti
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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