Sant'Eusebio

statuetta devozionale, 1340-1360

La statuetta di Sant'Eusebio è assisa su un trono. Sia la dalmatica che la pianeta presentano fitte decorazioni. In primo luogo sei file di motivi decorativi a losanga con quattro tondini agli angoli (si tratta di motivi in argento applicati con chiodini e disposti verticalmente dallo scollo della dalmatica alle ginocchia); ciascun tondino (e così il centro della losanga) è decorato da fiorellini "estampilles" a simulare dei ricami. Il pallio è decorato da fiori quadripetali realizzati ad incisione; i galloni (ma non le infule) della mitra presentano un motivo decorativo a tralci vegetali a rilievo, mentre il pastorale figurato presenta un riccio terminante a testa di serpente

  • OGGETTO statuetta devozionale
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura
  • MISURE Altezza: 39.7
  • AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
  • LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L' "ymaginem beati Eusebi" (così nel necrologio di Martino Bulgaro) venne commissionata ad orafi milanesi nel 1268 dal canonico del Duomo Gaspardo di Robbio (morto nel 1268) ma solo nel 1340-1360 l'arcidiacono Martino Bulgaro, magister di diritto nella scuola di Sant'Eusebio, riuscì a riscattare la somma anticipata da Gaspardo agli orafi milanesi (che non avevano eseguito la statuetta) ed a farla realizzare ad un orafo locale. Martino Bulgaro è anche committente del braccio- reliquiario di San Giacomo Minore contenuto nel tesoro del Duomo di Vercelli ed autore, nel 1350, di un'importante donazione al capitolo comprendente una copia della miniata delle Decretali, alcuni codici giuridici e biblici che non ci sono pervenuti e diversi reliquiari (un reliquiario della Spina, un reliquiario della Santa Croce), tutte opere descritte nel testamento dell'arcidiacono (1362), nel necrologio eusebino e sul verso del foglio di guardia del codice V. Lo stesso personaggio commissionò nel 1345 i nuovi banchi intarsiati e scolpiti per il coro del Duomo. La statuetta di Sant'Eusebio venne registrata nel 1426 nell'Inventarium Scripturiarum: "personalem formam persone sive figure beati Eusebii ubi dictus sanctus sedet chatedratus, que effigies et cathedra sunt de argento fino et retinet in manu sinistra baculum pastoralem argenteum et mitram argenteam in capite eius, cum quadam stola argentea deaurata que durat usque ad pedes". Nel 1715 la statuetta venne inserita a coronamento dell'urna per le reliquie di Sant'Eusebio (già urna del beato Amedeo, realizzata da orafo attivo per la corte sabauda intorno al 1619). A livello stilistico la statuetta, realizzata sicuramente entro il 1362, data di morte dell'arcidiacono Bulgaro, si può accostare alla scultura gotica lombarda della metà del secolo e in particolare, per la raffinatezza e la flessuosità dei panneggi e l'intensità ritrattistica del santo, alle sculture dell'area di Bonino da Campione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100171215
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1340-1360

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE