STATUA DI MARGHERITA DI SAVOIA
monumento funebre
1697 - 1697
Tardito Giuseppe Maria (notizie 1697)
notizie 1697
Gaggini Giuseppe (notizie Dal 1680/ 1713)
notizie dal 1680/ 1713
Gaggini Giovanni Francesco (notizie 1709-1719)
notizie 1709-1719
Gaggini Pietro Francesco (notizie 1709-1719)
notizie 1709-1719
Il monumento presenta una base rettangolare su cui poggia l'urna. Al di sopra inginocchiata su un cuscino, vi è la statua della duchessa Margherita di Savoia con le mani incrociate sul petto e lo sguardo rivolto verso il vano centrale del Santuario, dove si trova il filone che racchiude l'immagine miracolosa della Madonna di Vico; alla sua destra, seduto sul coperchio dell'urna, è collocato un putto reggi-corona, In alto due angeli reggono gli stemmi del ducato di Mantova e del ducato di Savoia; un angelo ancora, infine, tiene l'estremità del drappo nero che fa da sfondo alla composizione
- OGGETTO monumento funebre
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MATERIA E TECNICA
marmo/ scultura
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MISURE
Profondità: 85.5
Altezza: 649
Larghezza: 243
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ATTRIBUZIONI
Tardito Giuseppe Maria (notizie 1697): esecutore
Gaggini Giuseppe (notizie Dal 1680/ 1713)
Gaggini Giovanni Francesco (notizie 1709-1719)
Gaggini Pietro Francesco (notizie 1709-1719)
- LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Con atto del 17 novembre 1661, sottoscritto in Avigliana dall'abate Enrico di San Giuseppe del Monastero dei Cistercensi che officiavano il santuario e dal marchese Provana di Beinette, veniva regolata la fabbrica della cappella di San Benedetto, in seguito al testamento di Maria Margherita di Savoia, che aveva scelto la cappella per la propria sepoltura lasciando per la sua edificazione 10000 ducatoni. L'istrumento, al quale era legata una parcella "di tutti li marmi bianchi, negri et altre pietre", forniva precise indicazioni sulla decorazione della cappella e sul monumento funebre della Duchessa. Quest'ultimo doveva essere composto da una statua" di marmore bianco fino della persona di S.A. inginochione voltata verso l'altare della Mad.na Sant.ma con cossino sotto e sopra uno delli altarini laterali di detta capella et con lapide grande in luogo di contr'altare...". Nel 1697 ha inizio l'esecuzione del mausoleo: in quest'anno vengono pagati lo scalpellino Giuseppe Maria Tardito, che riceve la somma di lire 376 "per la fattura del piedistallo o sij basamento del deposito del Infante Margherita", che sarà conservato nel corso delle successive modificazioni; e lo scultore Ambrosio Fransone, pagato lire 600 per la statua della duchessa con un puttino, oltre ad "uno stucco sopra posto". Terminati i lavori era collocata sull'urna l'epigrafe in latino che tuttora si vede. Il monumento subìin seguito delle trasformazioni: le statue furono sostitutite da quelle attuali, quindi posteriori alla data dell'epigrafe, mentre base ed urna rimasero invariate. La nuova fase dei lavori ha inizio nel 1704, anno in cui è registrato il pagamento all'intagliatore e scultore genovese Giovanni Battista Torre (che due anni prima aveva lavorato agli altari della stessa cappella). Al 28 dicembre 1709 è datato il contratto con lo scultore genovese Giuseppe Gaggini, che lavorerà in collaborazione con il nipote Giovanni Francesco. I pagamenti hanno inizio nel 1710 e si concludono nel 1713 con l'arrivo della statua da Genova (la statua era stata collaudata nel 1712 da uno dei pittori genovesi Piola, senza precisazione del nome: potrebbe trattarsi di Paolo Girolamo, figlio di Domenico Piola). Il 14 settembre 1712 viene stipulato un nuovo contratto con Giuseppe Gaggini per "il lavoro di un Paviglione...con Armi e Putti di marmo Statuario di Carrara senza macchia... in maniera che la caduta del panno resti dilatata verso le lesene della cappella, e nel mezo s'inalzi in modo che la statua possi campeggiare sul fondo nero qual si farà di Marmo di Porto Venere...". I pagamenti iniziano nel 1712 e si concludono nel 1713 con la messa in opera del "paviglione" sotto la supervisione dell'architetto Francesco Gallo, presente al santuario per la costruzione della cupola e che già si era occupato della decorazione nella cappella di San Benedetto. Tuttavia qualcosa nella composizione doveva risultare non soddisfacente se nel 1714, morto da circa un anno Giuseppe Gaggini, veniva precisato nel contratto con i nipoti Giovanni Francesco e Pietro Francesco, incaricati dell'esecuzione delle statue dei Santi Benedettini "di mettere in opera l'agionta al panno del Deposito...secondo che abbiamo convenuto alla presenza di Mossù Gallo e rifare l'Arma...". Nino Carboneri riconosce nel monumento un insieme non completamente coerente di dati culturali. Individua nel putto reggi-corona un riferimento alla scultura dei Parodi "lungo una linea di derivazione pugetiana"; il ritratto della Duchessa risulta invece impersonale, povero di interiorità, forse per l'obbligo di adattrsi ad un modello prestabilito, ma di fattura elegante e raffinata. Carboneri sottolinea inoltre il "carattere caldamente barocco" di tipo romano (berniniano) del drappo nero che fa da sfondo e lo stile genovese, piolesco, dei putti della parte alta. L'insieme suggerisce il riferimento ad un disegno non di provenienza genovese, ma piuttosto allestito a Mondovì (è ipotizzato un intervento dell'architetto Gallo, coinvolto nella messa in opera del monumento): un disegno probabilmente solo orientativo che non toglie completamente autonomia allo scultore, come dimostra il "libero gioco" dei putti intorno allo stemma, "forse la parte più interessante" del monumento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100167007
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul drappo al centro dell'urna - D.O.M./ SERENISS. CELSITUD. MARGARITAE A SABAU.A/ MANTUAE ET MONTISFERRATI DUCISSAE/ BICENSI DEIPARAE VIRGINIS IMAGINI/ INTIMAE DEVOTIONIS/ TESTIMONIUM PERENNE VOVENTI/ SACELLUM ET HOC GRATI ANIMI MONIMENTU/ ILLUSTR.MO D. LUDOVICO PROVANA/ COMITEBEIJNETARU AVILLIANAE MARCHIONE/ PIAM TESTATRICIS MENTEM/ PRO INIUNCTO MUNERE EXPONENTE/ ABBAS ET MONACHI CISTERCIENSES/ CONGREGATIONIS S. BERNARDI/ ANNO REP. SAC. M. DC. XCVIII/ POSUERE - lettere capitali - a incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0