stemma gentilizio

altare,

Predella in marmo e legno; mensola in marmo bianco sostenuta da due colonne e fusto in marmo nero e capitello in cemento bianco con foglie di acanto; paliotto e primo gradino in scagliola policroma; secondo gradino in marmi vari e con oculo centrale ai due lati. Al centro, su base tabernacolo in legno dorato e argentato. Dossale: in marmi uguali a quelli del secondo gradino, due lesene laterali con oculo centrale, capitello con foglie frastagliate bianche e fiore centrale, sostengono una trabeazione con cimasa a due volute laterali con copertura a cappello e racchiudenti un oculo contenente uno stemma coronato in marmo bianco scolpito. Il dossale inquadra una pala d'altare raffigurante la Madonna del Rosario con cornice in legno dorato a volute nella cimasa

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
    legno, intaglio
    Intonaco
  • ATTRIBUZIONI Rizzi Stefano (notizie 1879-1914): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE San Paolo Solbrito (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La visita pastorale di Monsignor Pentorio, del 1619, attesta che la cappella del Santissimo Rosario della chiesa di San Paolo De Valle è stata ricostruita per iniziativa del nobile Luca Emilio Riccio. Lo stato delle chiese e benefizi del 1742 attesta la presenza di una Confraternita del Santissimo Rosario, afferma che l'altare fu eretto sei anni prima circa e cioè nel 1736 e che proprietario negligente nella cura dell'altare è il Sig. Conte Carlo Aurelio Riccio di San Paolo. Il fatto che i conti del SS. Sacramento registrino nel 1880 un'offerta da parte del Conte Gay per la costruzione di un gradino in pietra per la Cappella del Rosario fa pensare che in epoca antecendente il patronato sia passato alla suddetta famiglia, dato questo confermato chiaramente nel 1883 dalla visita pastorale. Nel 1900 l'altare viene descritto "di mattoni rivestito di un sottile strato di scagliola a vari colori...il tabernacolo...è di legno rivestito all'interno di tela. L'icona di grandi proporzioni, rappresenta la Madonna del Rosario è di buono stile, dei Moncalvi o almeno della sua scuola". Il patronato è sempre dei Gay di Montariolo nei conti della compagnia del SS. Sacramento troviamo conferma nell'iscrizione del 1911 come data di costruzione da parte del marmista Stefano Rizzi del nuovo altare in marmo finanziato dal conte Giorgio Gay. Nel 1929 Carlo Bosio realizza la statua della Madonna del Rosario e nel 1934 la contessa Gay offre la vetrata per il finestrone della cappella del Rosario commissionata alla ditta Janni di Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100166098-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI primo gradino, lato destro - RIZZI 1911 -
  • STEMMI dossale: in alto al centro - gentilizio (?) - Stemma - Gay di Monariolo - scudo coronato contenente un leone rampante coronato attraversato da una fascia orizzontale centrale con terminazioni a coda di rondine che si ripetono anche al centro in alto ed in basso. Al di sotto dello scudo pendaglio a forma di losanga
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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