paliotto, elemento d'insieme - ambito della Val d'Intelvi (prima metà sec. XVIII)

paliotto,

Specchiatura rettangolare riquadrata da cornice dipinta che imita il marmo con cerchi ed ovoli, a sua volta incorniciata da una cornice esterna bianca e due interne bianche. La specchiatura rettangolare è dipinta con volute mistilinee bianche a cui si intrecciano ampie foglie, fiori ed uccelli esotici policromi. Al centro, entro un cartiglio bianco a volute e ventaglietti è presente una corona formata da rami di foglie e fiori entro cui è dipinta una scritta. Il disegno è simmetrico e speculare. I bordi laterali e quello superiore, oltre la cornice, sono percorsi da un tralcio continuo che forma volute vegetali, entro cui si dispongono fiori esotici ed uccelli. Lo stesso motivo decorativo a tralcio orna il primo gradino dell'altare

  • OGGETTO paliotto
  • MATERIA E TECNICA scagliola/ lucidatura/ pittura
  • LOCALIZZAZIONE San Paolo Solbrito (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Stilisticamente molto simile è il paliotto dell'altare della cappella di ognissanti nel transetto destro della chiesa di San Secondo in Asti, datato dalla Gabrielli alla fine del Seicento. Analogie si riscontrano anche con il paliotto dell'altare dei SS. Sebastiano e Rocco nella chiesa di San Martino a Villanova d'Asti, datato da Cecilia Ghibaudi tra il 1668 e il 1697 e attribuito ad ignoto intagliatore piemontese. Sulla base delle ricerche e studi di Cetti e di Pacciarotti sugli scagliolisti della Val d'Intelvi e in particolare sulla famiglia Solari e le indubbie somiglianze con paliotti datati e firmati dagli esponenti di tale famiglia, tra cui vanno ricordati quelli di Pietro Solari nella chiesa di San Domenico a Casale Monferrato (datati al 1717 e firmati) si può concludere per una probabile attribuzione alla scuola dei Solari (1687-1762) e i seguaci furono i suoi figli Francesco, Giacomo e Cristoforo. Il Cetti inoltre ricorda che "nelle vecchie chiese della Diocesi di Asti esistono ancora numerosi altari firmati Francesco Solari e datati" pochi altri con la firma di Cristoforo e altri ancora non firmati. Cronologicamente si colloca nella prima metà del Settecento e più precisamente intorno al 1736, data in cui è testimoniata l'erezione di un altare nella cappella del Rosario. E' evidente che nella costruzione del nuovo altare nel 1911 si è voluto recuparare e mantenere il paliotto e il primo gradino dell'altare settecentesco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100166098-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI fronte al centro - REGINA/ SACRA.MI/ ROSARII -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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