presentazione di Gesù al tempio
Pala d'altare centinata con cornice lignea dorata. La composizione è avvitata e presenta una struttura architettonica con archi e colonne con capitello ionico composito. In primo piano è la Vergine genuflessa offerente il Bambino al sacerdote Simeone che avanza le braccia aperte per accoglierlo. Alle sue spalle, seduto su una colonnina, un fanciullo regge le tavole dei comandamenti. Altri due giovinetti genuflessi sono ritratti in basso a destra e uno di loro regge un cero acceso. Dietro la Vergine si scorge San Giuseppe, mentre alle sue spalle compare una testa maschile. A destra del sacerdote vi sono un vecchio barbuto con un turbante sul capo e una donna sorridente accanto. La parte superiore della composizione, a destra, è dominata dalla figura alata di un angelo riccamente abbigliato che regge un turibolo con le mani levate verso l'alto. Tutt'intorno vi sono dei puttini alati svolazzanti. Al centro, entro un fascio di luce dorata, compare il monogramma di Cristo
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 318
Larghezza: 168
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di Sant'Agostino
- INDIRIZZO Via Sant'Agostino, Pinerolo (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare presso il quale la pala è ubicata era di patronato della compagnia del Nome di Gesù, fondata all'inizio del Cinquecento a Pinerolo. Dal 1531 al 1818 ebbe sede propria presso una cappella eretta nelle vicinanze del duomo, poi fu trasferita definitivamente nella chiesa agostiniana. Presumibilmente l'allogazione della pala è da attribuirsi a questa consorzia, ma purtroppo questa ipotesi non ha trovato conferme documentarie. Dalla lettura delle visite pastorali risulta che la confraternita era solita santificare con una processione la ricorrenza della Circoncisione del Bambino. L'episodio della Circoncisione è strettamente connesso a quello della presentazione al tempio ed è anche l'unico dato a sostegno di una possibile committenza del dipinto da parte di questa consorzia. La tela è stata oggetto di manomissioni e ridipinture sul finire del Settecento stilisticamente attribuibili al pittore di corte Giuseppe Paladino la cui presenza a Pinerolo era già stata segnalata da Casalis. Soprattutto la figura della Vergine con il Bambino sono riconducibili alla pala dipinta da Paladino per la città di Testona (Annunciazione, 1695). L'angelo sulla destra ha invece talune somiglianze iconografiche con la pittura del lorenese Charles Dauphin
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100138258
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in alto al centro - IHS - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0