corona da statua, opera isolata di Bogetto Carlo Matteo (sec. XVII)

corona da statua,

Corona di tipo marchionale in lastra d'oro. Cerchio di base in lamina d'oro con margine superiore a festoni. Decorazione: bordatura superiore e inferiore in argento con motivi a dadini su cui sono incastonati piccoli diamanti taglio a rosa; otto elementi decorativi mi argento su cui sono incastonate scaglie di diamante formano altrettante comici trapezoidali al centro delle quali, montate in oro, sono poste diverse gemme colorate: smeraldi, zaffiri, un topazio. Fili di perle posti ad "V' collegano queste decorazioni con più piccoli elementi in argento, a volute, su cui sono scaglie di diarnanti. Sul bordo superiore, in corrispondenza delle punte di gni festone, sono inserite, mediante perno mobile, otto foglie in lamina d'oro, decorate frontalmente da motivi vegetali stilizzati realizzati con leggere strutture mi argento Incastonate da scaglie di diamanti e con una pietra centrale più grande in basso

  • OGGETTO corona da statua
  • MATERIA E TECNICA gemma
    ARGENTO
    CRISTALLO
    diamante
    ORO
    PERLA
  • ATTRIBUZIONI Bogetto Carlo Matteo (1650/ Notizie Fino Al 1734): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Biver Banca
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il volume degli ordinati del Santuario di Oropa "Registro delle propposte et ordinati con altri atti dell'Ill.ma Congregazione della Mad.a San.ma d'Oropa (::)" cita per la prima volta la volontà di realizzare unacorona per il capo della Madonna, il 26 maggio 1679. Mentre gli ordmiati del 16 agosto dello stesso anno specificano che l'Amnifflistrazione del Santuario -( ... ) propone esseresi discorso più volte di far arrichir una corona d'oro, ch'è in capo del Simolacro della SS.ma Vergine di diamanti, e pietre preciose,massime di quelle che ritrovansi al St. Luogo donate da' diversi devoti per tanto chiede ordinarsi quello si deve fare. ( ... ) dicono essi Ss.ri essersi discorsi col S. Orefice Boggietti di Torino, venuto alla descrizione della San.ma d'Oropa, e chiamato quivi mi congregat.ne, col quale s'è concertato che passate le solennità et li giorni di maggiori concorsi si avvierà per far scelta delli diamanti et pietre preziose che sono al S. Luogo, che si stimano a proposito per abbellire et arricchire detta corona. Quale ordina per all'hora si facci et a quest'effetto stanno pregato SSM et Rev.mi"(ASO,- Volume Ordinati 1677-1681). E' soltanto due anni dopo, però, nel 1681,che il Bogetto (orefice e gioielliere, in società sino al 1680 con l'orefice Macario, notizie dal 1675 al 1699 per numerosissimi pagamenti effettuati a suo nome per lavori commissionati dalla Corte - cfr. A. BARGONI, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, 1976, p. 61) mette in opera il progetto dell'Amministrazione. Così nel maggio 1681 il Bogetto è a Biella "con opperaj - per "mettere ad effetto sirnile detterminatione ( ... ) - (Ordinati 16-5-1681). Il 27 maggio l'oefice è accompagnatoal santuario dal membri dell'amministrazione, tra cui è lo stesso Rettore Pietro Giuseppe Tabia (rettore nel 1681-83 e nel 1687-89), il quale gli consegna gioie conservate in cinque scatole e altre direttamente prelevate dalla statua della Madonna, in quanto: "( ... ) le gemme avanti scelte non sono sufficienti omamenti della corona edei resto, sono saliti nellaSacra Cappella (e) si sono levati da quella li seg.ti gioieli ornati di gemme, cioè, Un chrocietto ò sia galante con diamanti sia anelli pure con diamanti una croce et due altri anelli con diamanti, altro anello con topazzo d'Alemagna con dol brazzaletti d'oro, una serena d'oro con dianianti, una catena, una collana d'oro ( ... ) diamanti. Altra croce con diamanti, un fermaro (?) con grosso smeraldo nel mezzo et alcuni belli diamanti all'intomo. ( ... )- (Ordinato 28-5-1681). L'orefice Bogetto consegnerà la corona, confezionata a Torino, nel luglio successivo. Per completare l'opera dovette aggiungere "48 perle et alcuni diamanti per il valore di L. 77-1" (Ordinato 26-7-1681 e 30-7-1681). I documenti indicano come la corona, mi origine semplice diadema, fosse stata eseguita per volere dell'Amministrazione, a decoro della statua della Madonna, per ricoprirne la corona lignea ed armonizzare ladecorazione del capo della statua. Infatti la corona diesegnata dal Bogetto è di tipo ducale, come quella lignea e in origine ricopriva solo la parte frontale (il cerchio di base, le tre foglie frontali e le due mezze foglie laterali). Nel 1920, in occasione della Quarta Centenaria Incoronazione, l'Amministrazione commissionò il completamento della corona, che fu chiusa nella parte posteriore tramite l'aggiunta di due fascette mobili, completate dalla riproduzione di due fioroni, sul modello di quelli secenteschi ma di tutt'altra fattura (cfr. D. LEBOLE, I monili della statua in Gli Ori di Oropa, riscoperta dopo il restauro,1996, pp. 15- 16 e M.G.MOLINA, Ibid., p. 32). Nel 1910, in occasione del restauro della statua della Madonna, il Santuario fece eseguire all'orefice Ottavio Cucco una ricognizione dei gioielli della statua, con la relativa descrizione. In riferimento alla corona egli ne parla come di un pezzo unico, insieme alla tiara del 1720 e dice: "Il primo diadema (è una corona ducale), sopporta all'ingiro, sui margini, una striscia di fiamminghe (tavole di diamanti) e disposti a rombo 2 fili di perle orientali, mentre al centro di dette losanghe, spiccano rosoni di diamanti in oggetto con centri in zaffiri, smeraldi, topazi, quasi altrettante basi alle sette foglie che completano il margine superiore della corona, tutte adome di grosse tavole di diamante, fra le quali si raccomanda per la singolare bellezza e grossezza quella che spicca nella foglia centrale." (C. A. CUCCO, Distinta degli oggetti che adornano la statua di N. S. d'Oropa in "Eco del Santuario", 1910, p. 199). L'oggetto rimase sul capo della statua probabilmente sino agli anni Settanta di questo secolo, quando per ragioni di sicurezza, fu portato in una cassetta presso la banca già citata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100137664
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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