TAPPETO, opera isolata - manifattura medio-orientale (seconda metà sec. XIX)

TAPPETO, 1850 - 1899

Tappeto in lana con medaglione centrale ad esagono dalle linee spezzate con motivi uncinati e laterali con un complesso insieme di decori, alcuni dei quali rappresentati anche agli angoli. La cornice che delimita lo spazio centrale è piuttosto piccola mentre i bordi interno ed esterno, con ornati identifici, sono ben proporzionati con le dimensioni del tappeto. La fascia interna presenta una decorazione a zig-zag e quella esterna una successione di fiori legati ad un unico stelo centrale. I colori prevalenti sono marrone, blu, nero, ocra, arancione e sabbia

  • OGGETTO TAPPETO
  • MATERIA E TECNICA LANA
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Medio-orientale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono note le vicende storiche del tappeto, assente nell'inventario di Palazzo Chiablese del 1961, caratterizzato da una ricca decorazione riscontrabile nei manufatti di origine medio-orientale, in particolare caucasica, della seconda metà del XIX secolo. Tale ipotesi però non è supportata da un'analisi delle tecniche di esecuzione, dei materiali impiegati, delle caratteristiche morfologiche e dall'interpretazione dei simboli presenti sul tappeto, ritenute di fondamentale importanza nei testi di riferimento per attribuire e datare con precisione tali manufatti. Data la difficoltà di reperire questi dati nel corso della schedatura, si è proceduto all'esame della parte decorativa in confronto con un gran numero di tappeti studiati nella bibliografia di riferimento: P. R. J. Ford, "Il conoscitore di tappeti orientali", Milano 1981; Giovanni Curatola, "Tappeti", Milano 1981; Maria Cohen, "Tappeti Kazak", Torino 1984; John. J. Eskenazi, "Il tappeto orientale", Torino 1987; Doris Eder-Erich Aschenbrenner, "Tappeti orientali", Milano 1989. Si ritiene che questo tappeto sia piuttosto interessante da analizzare perchè contiene un gran numero di motivi simbolici di difficile interpretazione, come i tanti boteh (a forma di goccia, dal valore protettivo e difensivo rappresentati in varie forme e combinazioni), gli esagoni con lunghi ganci legati a divinità solari, gli elementi allusivi ad animali (la tarantola sulle cornici o gli uccelli sparsi nel campo) ed i decori floreali e geometrici. In questo caso emergono i limiti dell'analisi formale, dal momento che il motivo dell'esagono uncinato è tipico dei manufatti provenienti dal Caucaso sud-occidentale ma può comparire anche in esemplari delle produzioni anatoliche, persiane e turkmene
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100117123
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI angolo, lato inferiore - SOPRINTENDENZA BENI/ AMBIENTALI ARCHITETTONICI/ PIEMONTE CAT. I/ INV. N. 587? su etichetta adesiva prestampata in nero con caratteri grigi - numerali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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