SGABELLO,
1805 - 1815
Sgabello con sedile all'incirca quadrato, rivestito di seta operata di colore rosso con gallone giallo, e fascia sottosedile ornata da foglie di alloro. Le gambe, a sciabola, in origine presentavano esili intagli trasversali, nella forma di foglie lanceolate, a raccordo con la cintura, intagliata con serto di alloro continuo tra due regoli lisci
- OGGETTO SGABELLO
- AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
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NOTIZIE STORICO CRITICHE
Lo sgabello, conservato come esemplare unico in Palazzo Chiablese, proviene dal Palazzo Reale di Milano, dove faceva parte di una numerosa serie allestita in varie sale. Gli sgabelli sono documentati da alcune fotografie storiche, anteriori alla seconda guerra mondiale (1936 ca.), pubblicate più volte, in cui sono raffigurati nove tabourets nella sala del trono e due in un'altra sala non identificata (cfr. Giuseppe Beretti, "Giuseppe Maggiolini. L'Officina del Neoclassicismo", Milano 1994, p. 21 e Giacomo C. Bascapé, "Il
di Milano dai Visconti ad oggi", Milano 1970 p. 85). Come riferisce l'etichetta frammentaria lo sgabello in origine era collocato nell'appartamento di rappresentanza di S.M. l'Imperatore e Re, nella "Sala del trono" poi denominata "Sala della Rotonda", e mantenne questa collocazione durante la Restaurazione e fino ad almeno il 1936, quando il Morassi ne pubblicò la foto nella guida del Palazzo. Enrico Colle recentemente ha identificato la voce relativa alla serie di sgabelli nell'inventario della residenza milanese redatto nel 1909 "inv. n. 692-711 Venti tabourets di legno intagliato e dorato a foglie d'alloro quattro gambe a voluta sedile imbottito, coperto in velluto e gallone d'oro fino" (cfr. E. Colle - C. Salsi, "Palazzo Reale di Milano", Milano 2000, p. 114). La serie di tabourets è nota agli studiosi negli esemplari conservati nei musei milanesi e al Palazzo del Quirinale a Roma ma nessuno menziona questo in Palazzo Chiablese. Colle pubblicò i quattro sgabelli oggi a Milano, per i quali propose ipoteticamente che il disegno possa attribuirsi a Luigi Canonica, "che riprese da un divano disegnato dal Pollack il motivo delle slanciate foglie d'acanto poste da raccordare le gambe posteriori al sedile", con datazione al periodo compreso tra "la nomina di Napoleone Buonaparte a Re d'Italia (1805) e la caduta dell'Impero" (cfr. E. Colle, "Musei e Gallerie di Milano. Museo d'Arti Applicate. Mobili e intagli lignei", Milano 1996, pp. 295-296 cat. n. 492). Alvar Gonzalez-Palacios pubblicò gli otto sgabelli al Quirinale, ricordando gli altri quattro esemplari e sottolineando che "esistono diversi mobili molto vicini al modello qui studiato: ci riferiamo ad una serie di sedie e poltrone, proveniente dal Palazzo Reale di Milano, ... ed un divano" oggi nella Soprintendenza milanese (cfr. Alvar Gonzalez-Palacios, "Il patrimonio artistico del Quirinale. I mobili italiani", Milano 1997 p. 294 n. 111) - TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100117066
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Torino Asti Cuneo Biella e Vercelli
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI fascia sottosedile - ...LAZZO REALE DI MILANO/ ...tamento di rappresentanza/ S.M. l'Imperatore e Re/ Sala del trono/ ...69 su etichetta frammentaria - a penna/ rosso -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0