PIETA'

STATUETTA, post 1815 - ante 1823

Su una superficie rocciosa è seduta la Vergine sulle cui gambe divaricate è adagiato il Cristo, il cui busto è sorretto da un braccio della madre. La Vergine, col capo coperto dal velo che discende dietro le spalle, ha il volto rivolto verso il basso; la fronte è solcata da rughe; l'espressione mesta. Sopra la veste, percorsa da numerose pieghe in corrispondenza del busto, ricade un mantello che copre parte dell'ampia gonna. Il Cristo ha il capo reclinato all'indietro; un braccio pende lungo la gamba della madre; il perizoma è appena accennato da alcune pieghe. Le gambe sono sospese. Biscuit color crema. Poggia su sostegno a sezione esagonale, modinato nel profilo superiore, verniciato in colore nero

  • OGGETTO STATUETTA
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    legno/ verniciatura
    BISCUIT
  • MISURE Profondità: 33.5 cm
    Altezza: 50.8 cm
    Larghezza: 49.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto è riconoscibile con precisione negli inventari del Palazzo Reale di Torino solamente a partire da quello compilato nel 1880, tuttavia potrebbe identificarsi con il "gruppo in terracotta del Redentore morto in grembo alla madre con croce nera", indicato nell'inventario della residenza torinese nel 1821 presso la "Camera attigua della tribuna della R.a Cura" e posto in una stanza, genericamente indicata col n. 53, in un inventario di metà secolo. Pur nella non elevata qualità del modellato, la composizione riprende, evidentemente, il gruppo scultoreo della Pietà di Michelangelo Buonarroti (Caprese/AR, 1475-Roma, 1564), realizzato entro il 1501, collocato nella Basilica di San Pietro in Roma sin dall'origine, e, nella posizione attuale, dal 1749; il contratto venne siglato nel 1498 e il committente fu il cardinale francese Jean Bilhères de Lagraulas (1430ca.-1499), abate di S. Dionigi e ambasciatore di Carlo VIII alla corte del papa. L'opera, culmine della tensione verso l'ideale di bellezza fisica e spirituale che aveva caratterizzato le ricerche del giovane scultore, fu destinata ad una amplissima fortuna figurativa, attraverso le citazioni in opere di altri artisti, le copie e le traduzioni incisorie, cfr. A. Paulucci, Michelangelo le Pietà, Milano, 1997, pp. 20-21
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108130
  • NUMERO D'INVENTARIO 2105
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • ISCRIZIONI base/ fianco sinistro/ su etichetta rett. dent - TORINO/ D.C. /2178 / 1908 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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