BEATO AMEDEO IX DI SAVOIA

reliquiario a statua, 1779 - 1779
Giannotti, Giuseppe (attivo Nella Seconda Metà Del Xviii Secolo)
Attivo nella seconda metà del XVIII secolo

Il reliquiario è formato dalla scultura, in legno dorato, raffigura beato Amedeo IX, rappresentato in piedi, con il volto imberbe ruotato verso sinistra. La figura porta la corona reale che gli cinge il capo incorniciato dai capelliondulati. La corazza è celato dal manto regale, ripiegato in ricche e profonde pieghe che ricano sul retro, sul quale è appoggiato il collare della Santissima Annunziata. I calzoni sono a sbuffo e lasciano scoperte le gambe. Ai piedi scarpe chiusa da una grossa fibia. Il braccio sinistro è sollevato e stringe, con la mano, lo scettro. La scultura appoggia su un basamento che funge anche da reliquiario. I'opera si erge su un'alta base mistilinea e percorsa da modanature, al centro è presente un medaglione posto sopra a foglie arricciate, unite a carnose volute che segnano gli angoli smussati del basamento, terminanti con borchie circolari. Su tre lati, il piedistallo presenta incorniciature ovoidali create da ghirlande di alloro

  • OGGETTO reliquiario a statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura
    legno/ scultura
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • ATTRIBUZIONI Giannotti, Giuseppe (attivo Nella Seconda Metà Del Xviii Secolo)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1779 lo scultore Giuseppe Gianotti venne pagato lire 30 per "i lavori di scultura da esso nel cor.e anno fatti nella formazione d'un piedestallo serviente per la statua del Beato Amedeo esitente nella Real Capella della SS.ma Sindone" (A.S.T.R., Casa di Sua Maestà, Libri Mastri, Azienda della Casa di Sua Maestà, Libri mastri, mazzo 286, 1779, tomo I, fol. 181). Grazie a questa fondamentale annotazione è possibile datare con certezza la base ed ascriverla allo scultore Giuseppe Giannotti che potrebbe essere identificato in quel Giuseppe Giuseppe, già socio, nel 1758, della Compagnia di S.Luca e che morì il 1794; alla stessa compagfnia apparteneva dal 1783 Giuseppe Antonio, probabilmente figlio di Giuseppe, che muore nel 1829 (A. BAUDI DI VESME, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo. Volume II, Torino 1966, pp. 527-528). Baudi di Vesme ricorda, inoltre, un terzo scultore in legno che porta il cognome Gianotti, Luigi (Ididem.). Molto più problrmatica appare l'analisi della scultura, la cui lettura è resa difficoltosa da una pesante doratura, frutto, molto probabilmente di un "restauro" moderno, che non sembra trovar confronti con la produzione settecentesca ( si vedano, ad esempio, le sculture rappresentanti Vittorio Amedeo II e Carlo Emauele III di Ignazio e Filippo Collino, conservati nell'Aula Magna del Palazzo dell'Università di Torino datate agli anni Settanta del Settecento (M. DI MACCO, La galleria ottocentesca di uomini illuastri nel Palazzo dell'università di Torino, in A. QUAZZA, G. ROMANO (a cura di), Il Palazzo dell'Università di Torino e le sue collezioni, Torino 2004, p. 111-112, tav. 45). Il santo è raffigurato secondo modelli seicenteschi, come ben illustra l'abbigliamento, e si potrebbe ispirare ad uno dei molteplici dipinti raffiguranti il santo eseguiti successivamente il decreto di papa Innocenzo XI del 1677 che conferma il culto per il beato Amedeo IX di Savoia, richiesta fin dal 1615 (si veda M. DI MACCO, Quadreria di palazzo e pittori di corte. Le scelte ducali dal 1630 al 1684, in G. ROMANO (a cura di), Figure del Barocco in Piemonte. La corte, la città, i cantieri, le province, Torino 1988, pp. 75-77; M. DELL'OMO, La cultura figurativa a Vercelli e nel Vercellese nel Settecento: nuove indagini, in V. NATALE (a cura di), Arti figurative a Biella e Vercelli. Il Seicento e il Settecento, Candelo 2004, pp. 140-142; L. FACCHIN, Las decorazione pittorica della chiesa. Notizie storico-artistiche ed analisi iconografica, in W. ACCIGLIANO, L. FACCHIN, M. RABINO, La gloria della beata Margherita di Savoia. Restauri e studi per la chiesa di S. Maria Maddalena ad Alba, Alba 2005, p. 44; su Amedeo IX si veda F. COGNASSO, Amedeo IX, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. II, Roma 1960, pp. 753-755; M. SALSANO, Amedeo IX, in Bibliotecha Sanctorum, vol. I, Roma 1998, pp. 1001-1002). In assenza di precise attestazioni documentarie, si data la scultura al secondo quarto del XIX secolo, come sembrano suggerire i confronti (per un ampio repertorio si rimanda a Un age d'or des arts décoratifs. 1814-1848, catalogo della mostra, Parigi 1991. In assenza di precise attestazioni documentarie, si attribuisce la scultura ad ambito piemontese
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100108088-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2263
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sotto la base/ su etichetta rettangolare adesiva - 2263 - caratteri numerici - a impressione/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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