SEDIA, serie di Levera Annibale e Delfino (maniera) (ultimo quarto sec. XIX)

SEDIA, post 1875 - ante 1895
Levera Annibale E Delfino (maniera)
notizie dal 1850 al 1895

Seduta imbottita e rivestita di velluto tagliato ad un corpo di colore prugna; il tessuto è profilato da gallone di cotone di colore rosa. Schienale sagomato, a giorno, con fascia centrale terminante, superiormente, con ricciolo alle estremità. Cintura del sedile sagomata, profilata da nervatura come i quattro sostegni, a biscia quelli anteriori, a sciabola quelli posteriori

  • OGGETTO SEDIA
  • MATERIA E TECNICA filo di cotone
    LEGNO DI NOCE
    legno, intaglio
    seta/ velluto
    legno/ verniciatura
  • MISURE Profondità: 41 cm
    Altezza: 86 cm
    Larghezza: 46 cm
  • ATTRIBUZIONI Levera Annibale E Delfino (maniera): disegnatori
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
  • INDIRIZZO piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come si evince dalle indicazioni inventariali reperite, la serie di sedie è stata utilizzata come arredo negli ambienti attigui alla Cappella della SS. Sindone solamente dopo il 1911 ed è stata oggetto di vari trasferimenti in ambienti utilizzati da personale della corte. Pur nella genericità della tipologia presentata, gli esemplari in esame appaiono assimilabili alla produzione della ditta dei Fratelli Levera, cfr. M. Cera-L. Melegati, Il mobile italiano dell'Ottocento 1815-1915, Vicenza, 1997, p. 160; R. Antonetto, Gabriele Capello "Moncalvo" Ebanista di due re, Torino, 2004, pp. 311-312; Cose antiche, n. 106-novembre, 2001, p. 96. Originari di Andorno Cacciorna nel Biellese, l'attività dei due fratelli è ben nota nel panorama della produzione di arredi torinese nella seconda metà del XIX secolo, dal momento che ricopersero anche il prestigioso incarico di fornitori di Casa Savoia non solo per le residenze piemontesi, dal momento che i mobilieri avevano aperto un negozio laboratorio anche a Firenze. Il modello in esame, che ripende, con sobrietà e stilizzandoli, caratteri di gusto neorococò, particolarmente in voga durante l'età di Umberto I (Torino, 1844-Monza, 1900) e di Margherita (Torino, 1851-Bordighera/IM, 1926) che riarredarono, secondo tale stile, diversi ambienti di Palazzo Reale e della Palazzina di Stupinigi, costiuisce un caratteristico esempio di arredo "in stile" non destinato ad ambienti di rappresentanza, cfr. F. Corrado-P. San Martino, Ottocento barocco. Mobili in "stile" negli arredi umbertini del Palazzo Reale di Torino, 1880-1908, in "Studi Piemontesi", vol. XXII, fasc. 2, Torino, 1993, pp. 393-397; L. Morozzi, Il gusto sabaudo alla fine dell'Ottocento. Appunti per la ricostruzione storica dell'arredo negli Appartamenti Imperiali al Quirinale, in L. Morozzi (a cura di), Il catalogo delle opere d'arte del Quirinale. Gli Appartamenti Imperiali nella Manica Lunga, Roma, 1998, pp. 59-92. In occasione della attuale revisione non sono stati rinvenuti tutti gli oggetti già schedati nel 1993, ma solamente due esemplari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087948-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 848-849-850-851
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2016
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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