RELIQUIARIO - A OSTENSORIO, serie - bottega piemontese (terzo quarto sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio, post 1750 - ante 1774

Piede formato da elementi a voluta terminanti a ricciolo che reggono struttura sagomata decorata da tre cartelle, due laterali con cornice mistilinea e quella centrale ovale, con motivo a rombi inciso al loro interno. Fusto sagomato con nodo centrale a forma di valva di conchiglia da cui pendono due elementi vegetali. Mostra dal profilo sagomato, delimitato da foglie accartocciate nella parte inferiore e, superiormente, nel punto di massima ampiezza, da due testine di angeli. Nella fascia centrale dentelli, e, inferiormente, palmetta stilizzata. Coronamento con elementi a voluta, contrapposti, al centro dei quali è posto medaglione ovale formato da rami di palma decorato da losanghe incise; croce greca apicale con terminazioni trilobate e fasci di raggi applicati all'incrocio dei bracci. Teca con cornice filettata, a luce ovale con vetro al cui interno sono poste reliquie contornate da gallone dorato

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione
    CARTA
    carta/ doratura
    legno, intaglio
    legno/ scultura
    metallo/ argentatura
    seta/ raso
  • MISURE Altezza: 97 cm
    Lunghezza: 21.5 cm
    Larghezza: 46 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO piazzetta Reale, 1, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE [continuazione DESO] Poggia su basa sagomata con profilo modinato. Retro non intagliato, totalmente rivestito da lamina in metallo argentato fissata con piccole viti; al centro della teca manico ansato. Custodia in raso di seta color porpora. Non è stato possibile rintracciare, all'interno della teca, alcuna cedula con iscrizione per identificare le reliquie ivi conservate. Non è stato, inoltre, possibile reperire nessuna indicazione inventariale antecedente il 1966, nonostante la presenza di iscrizioni con numeri sul retro degli oggetti, dal momento che gli inventari compilati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento relativi al patrimonio della Cappella della SS. Sindone inclusero soltanto le suppellettili sacre realizzate in materiali preziosi. Il fatto che le reliquie contenute nella teca siano prive delle caratteristiche cedule, ha impedito di fare riferimento alla verifica della canonizzazione e diffusione della devozione ai santi presentati per una possibile cronologia dei reliquiari stessi. Ad un'analisi stilistica, la coppia di esemplari si presenta, sia nell'andamento del profilo, giocato sul vario disporsi di elementi a voluta, sia per la presenza di motivi decorativi quali la valva di conchiglia in corrispondenza del piede e del nodo del fusto, le foglie di acanto e le testine angeliche a tutto tondo, come un caratteristico prodotto di cultura settecentesca, databile, per la presenza, tuttavia, di un certo irrigidimento e allungamento delle linee e la precisa simmetria, al terzo quarto del XVIII secolo. Si vedano, per un confronto, una serie di due candelieri conservati in Cherasco che presentano ornati simili nel fondo inciso a losanghe e nel profilo allungato del fusto, cfr. R. Bonfante Tibaldi-M. G. Sangalli Taricco-B. Taricco, Sala Prima, in B. Taricco (a cura di), Arte sacra a Cherasco devozione, committenze e artigianato artistico tra Seicento e Ottocento, catalogo della mostra (Cherasco, Palazzo Salmatoris, 3 giugno-27 agosto 2000), Peveragno, 2000, p. 34, n. 23
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087904-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 1973/ 1974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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