PISSIDE, opera isolata - ambito torinese (secondo quarto sec. XIX)
Il piede, a base circolare, è impostato su un alto gradino liscio che si raccorda al corpo mediante con fascia leggermente bombata, decorata da un motivo geometrico. Il corpo, percorso da modanature intervallate da tre teorie di fiori quadrilobati inseriti entro cornici circolari; motivo che si ritrova nel nodo principale a vaso del fusto che si raccorda col sottocoppa a margine libero, percorso da modanature e bacellature, mediante una fascia ornata da foglie stiliozzate. La coppa è bombata e liscia. Il coperchio, percorso, nella parte inferiore, dagli stessi motivi del sottocoppa, presenta una fascia con racemi stilizzati. Il cupolino presenta modanature, una fascia ornata da tre teorie di fiori quadrilobati inseriti entro cornici circolari e termina con la croce apicale greca "potenziata!, posta su una semisfera.. L'interno della coppa è dorato
- OGGETTO PISSIDE
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MATERIA E TECNICA
argento/ cesellatura
argento/ doratura
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MISURE
Diametro: 13 cm
Altezza: 30.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Torinese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Chiablese
- INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 2, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'assenza di precise testimonianze documentarie rende assai complesso lo studio della pissidile; una ricerca resa ancora più ardua dell'impossibilità di leggere uno dei punzoni presenti sul manufatto che, molto probabilmente, si riferifa all'orafo. La presenza del punzone del titolo d'argento, l'acquila con stemma sabaudo e corona, inserito entro un ovale, ci permette di definire la cronologia fra il 1824 al 1872 (A. Bargoni, Maestri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino ..., p. 16, tav.XII, 1) e il punzone con "la testa di Toro contornato" indica che il pezzo è uscito da una bottega torinese (ID., p. 17 e tav. XII, fig. 4-5). La datazione può essere ulteriormente circoscritta al secondo quarto del XIX secolo, come suggerisce il gusto per un ornato di derivazione neoclassica. Il decoro del pezzo esprime il gusto per ornati essenziali e calibrati, secondo quel gusto che caratterizza la produzione artistica per tutta la prima metà dell'Ottocento, spesso esemplificata su modelli ampiamente diffusi, come testimonia il confronto con la pisside, collocata fra il 1839 e il 1845, ascritta ad ambito piemontese e conservao presso il Museo Diocesano di Sassari (M. PORCU GAIAS, Il Museo Diocesano di Sassari. Ori, argenti, paramenti, Nuoro 2002, pp. 96-97, scheda n. 72)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100087866
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0