reliquiario - a ostensorio, opera isolata - bottega torinese (terzo quarto sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio, 1750 - 1774

Base poligonale; alzata con volute laterali a meandro e foglia al centro; nodo ad anello con perle in rilievo. Teca ovale con cornice modanata circondata da decorazioni intagliate con serti di alloro, volute e fogliami. All'interno due piccoli frammenti circondati da riccioli dorati

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura/ intaglio
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Torinese
  • LOCALIZZAZIONE Andezeno (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario è conservato in un piccolo vano aperto sul muro del presbiterio accanto all'altar maggiore. Nel 1774 Rorengo di Rorà dispone che il vano - ove allora era custodita solo la reliquia di San Giorgio - sia chiuso a chiave e foderato internamente in seta rossa (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Rorengo di Rorà, 1774, f. 214 v.). Le disposizioni vengono evidentemente eseguite se nel 1837il Franzoni rileva che "ostiolo ligneo clausa serico violaceo vestito..." (Torino, Archivio Curia Vescovile, Visita Pastorale Franzoni, 1837, f. 107) allora destinato a riporre gli oli sacri. Nel 1932 il prevosto Borala annota invece come le reliquie siano conservate parte nel vano di un altare parte in un armadietto a chiave, parte in sacrestia (Torino, Archivio Curia Vescovile, Relazione Borala (1932), vol. 8.2.48, f. 1/70). Nessuno menziona il reliquiario eccetto la Marzano che lo dice dono della Contessa Luigina Balbiano. E' quindi possibile che venisse conservato sull'altare della Madonna dei dolori, proprio di questa famiglia, come già il reliquiario della S. Croce. Nella genealogia dei Balbiano, non si trova nessuna Luigina nata Balbiano. Acquisita alla famiglia attraverso il matrimonio è Maria Luisa Balbiano del conte Nicola Rebuffo di San Michele andata sposa il 4 luglio 1775 a Gabriele Tommaso Balbiano d'Aramengo investito nel feudo il 7 luglio dello stesso anno. Le due reliquie riferite alla Madonna ed a San Luigi indicherebbero la devozione a due celesti protettori della contessa. La coincidenza della data del matrimonio e dell'investitura del feudo sembrerebbe l'occasione opportuna per fare un dono simbolico alla parrocchiale di recente costruzione o all'altare di famiglia. Del resto, appena alcuni anni prima, nel 1777, i Balbiano donavano un terreno per la costruzione dell'attuale canonica. La datazione 1785 coincide inoltre con i dati stilistici del manufatto, tipici del gusto colto di Ancien Régime la cui scelta è motivata dalla vicinanza della corte torinese (Gabriele Tommaso si sposa nella chiesa di San Filippo a Torino). E' confermata inoltre dal confronto colla cartagloria nella parrocchiale di Testona e nella Confraternita dei disciplinati di Andezeno (P. Astrua, in Ricerche a Testona, Testona 1980) che presentano un intaglio molto simile ed un'identica tipologia nel fastigio di chiusura formato da un ciuffo di foglie trattenute da due volute da cui fuoriescono ghirlande d'alloro. Analogamente utilizzano un decoro a sferette, per essi la Astrua propone una datazione tra il 1760 ed il 1790. Si può quindi dedurre una provenienza torinese dell'oggetto. Probabilmente una bottega che poco più tardi fornì ancora la parrocchiale e la confraternita dei due reliquiari a stelo esaminati alle schede cartacee nn. 39-40 e forse le cartaglorie in confraternita
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100055741
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI All'interno della teca, su cedula - Ex velo B.M.V - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1750 - 1774

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE