Madonna con Bambino
dipinto
1410 - 1420
Antonio De Carro (attribuito)
1360/ 1421 ca
Su un fondo dorato e riccamente decorato a punzoni, è raffigurata la Madonna seduta con il Bambino sulle ginocchia. Ai lati del trono (e quasi parte integrante di esso) su cui siede la Madonna, vi sono due angeli cherubini. Maria veste una tunica rossa cinta sotto il seno, ed è avvolta da un manto blu con fini decorazioni in oro. Il Bambino veste una tunica trasparente, coperta da un manto verde. Con la mano destra benedice, con quella sinistra tiene un uccellino
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a tempera/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Antonio De Carro (attribuito)
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Maestro del Bambino Vispo
Parri Di Spinello
Alvaro Pirez D'evora
Giovanni Da Ponte
- LOCALIZZAZIONE Abitazione fam. Gilli
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nota a partire dall'inizio del Novecento - fu pubblicata per la prima volta da Federico Mason Perkins nel 1911, quando apparteneva alla raccolta di Dan Fellow Platt ad Englewood (New Jersey) come prossima allo stile del "Maestro del Bambino Vispo" - la tavola in seguito ha vagato a lungo sul mercato antiquario, mutando anche di frequente attribuzione (è stata avvicinata a Parri Spinelli e ad Alvaro Pirez d'Evora), fino a quando - nel 1994 - non è stata convincentemente restituita ad Antonio de Carro da Laura Gorni, e come tale esposta a fianco di altre opere del pittore piacentino nella mostra dedicata al Gotico a Piacenza (1998): F.Mason Perkins, Dipinti italiani nella raccolta Platt, in "Rassegna d'arte", XI/2, 1911, p. 1; O.Sirén, A Late Gothic Poet of Line, in "The Burlington Magazine", XXIV/1, 1914, pp. 329-330; O.Sirén e M.Blackwell, Catalogue of a loan Exhibition of Italian Primitives, catalogo della mostra, New York 1917, p. 46, cat. 16; R. van Marle, The Development of the Italian School of Paintings, L'Aia 1926, VII, p. 199, nota 1; B.Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1932, p. 249; B.Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Oxford 1936, p. 215; F.Todini, Alvaro Pirez d'Evora, in Allegmeines Kunstlerlexikon der Bildenden Kunstler aller Zeiten und Volker, Lipsia 1986, II, pp. 480-481; L.Gorni, Antonius de Carro pinxit: documenti e proposte per la pittura tardogotica piacentina, in "Arte cristiana", LXXXIII, 771,1994, p. 422; M.Blanc, Retables. La collection du Musée des Arts décoratifs, Parigi 1998, p. 32; P.Ceschi Lavagetto e A.Gigli (a cura di), Il gotico a Piacenza. Maestri e botteghe tra Emilia e Lombardia, catalogo della mostra, Piacenza 1998, pp. 112 e 184. In buone condizioni di conservazione, l'opera è da considerare come saggio dell'attività matura del pittore piacentino, collocabile nel secondo decennio del XV secolo. De Carro fu il più importante pittore piacentino attivo tra Tre e Quattrocento. Il suo capolavoro - un polittico dipinto nel 1398 per il monastero cistercense femminile di Santa Franca a Pittolo presso Piacenza - purtroppo è emigrato all'estero nel XIX secolo ed è oggi conservato, con la sua ricca cornice originale, presso il Musée des Arts Décoratifs di Parigi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100211716
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2020
- ISCRIZIONI al centro del basamento - AVE.MARIA.GRATIA.PLENA - lettere capitali - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0