ultima cena

stampa stampa di traduzione, post 1800 - ante 1849

Soggetti sacri: Nuovo Testamento. Personaggi: Cristo; apostoli. Abbigliamento. Interno. Mobilia: tavolo. Oggetti: tovaglia; piatti; bicchieri; pane. Paesaggi

  • OGGETTO stampa stampa di traduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ maniera nera
  • ATTRIBUZIONI Leonardo Da Vinci (1452/ 1519): inventore
    Matteini Teodoro (1754/ 1831): disegnatore
    Pavon Ignazio (1790/ 1858): incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del castello Valperga di Masino
  • LOCALIZZAZIONE Castello Valperga di Masino
  • INDIRIZZO via del Castello, 1, Caravino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'incisione è posta entro una cornice rettangolare (64x71.5) a gola dorata con fascia liscia e piccolo decoro ad alveoli in prossimità della battuta. Numerosissime furono le copie derivate dalla "Ultima Cena" di Leonardo da Vinci, anche se, dato il precoce deteriorarsi dell'affresco, la maggior parte delle incisioni sono in realtà tratte da repliche su tavola o su tela del capolavoro di S. Maria delle Grazie (C. Alberici, Leonardo e l'incisione. Stampe derivate da Leonardo e Bramante dal XV al XIX secolo, catalogo della mostra, Milano, 1984, p. 49). Tra le più celebri traduzioni a stampa, indubbiamente, vi fu l'acquaforte di Raffaele Morghen (Portici (NA), 1861 - Firenze, 1833), commissionata all'artista nel 1794 dal granduca di Toscana Ferdinando III d'Asburgo Lorena e compiuta entro il 1799/1800. L'opera fu realizzata sulla base di un disegno, all'epoca molto lodato, tratto non dal dipinto originale, ma da una copia conservata nel convento dei Padri Gerolamini di Castellazzo, realizzato da Teodoro Matteini e l'incisione in esame, per quanto di molto successiva, deriva, appunto da questo medesimo disegno (C. Alberici, op. cit., Milano, 1984, p. 51; A. Scotti, Carlo Bianconi, Luigi Dagoty e un tentativo di incisione a colori del Cenacolo leonardesco, in "Almanacco Italiano 1980", Firenze, 1979, p. 155, n.1). Il disegnatore e incisore, Teodoro Matteini (Pistoia, 1754 - Venezia, 1831), fu allievo a Roma di Batoni, Corvi e Mengs (C. Alberici, op. cit., Milano, 1984, p. 193). L'incisore Ignazio Pavon, spesso associato come editore a Nicola de Antony, fu allievo di Raffaello Morghen di cui imitò lo stile, lavorando molto a Firenze e realizzando tavole tratte da opere dei principali maestri italiani del XVI e XVII secolo (P. Bellini, Manuale del conoscitore di stampe, Milano, 1998, pp. 146, 160; E. Bénézit, Dictionaire, Parigi, 1999, v. 9, p. 370). L'incisione è dedicata a Carlo IV di Borbone (Napoli, 1748 - Roma, 1819)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente morale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100048401
  • NUMERO D'INVENTARIO 1330
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2002
    2007
  • ISCRIZIONI in basso al centro - Carolo IV Hispaniarum et Indiarum Regi - corsivo - a penna - latino
  • STEMMI in basso al centro - reale - Stemma - Borbone - Inquartato al 1° e al 4° alla torre, al 2° e al 3°al leone rampante, sul tutto giglio di Francia, fregiato del collare del Toson d'oro, il tutto posto sotto padiglione regio cimato della corona reale
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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