porta a due battenti, 1500 - 1599

Porta in legno a due battenti. E'ornata da sedici pannelli intagliati a disegni geometrici: un rombo inscritto in una formella rettangolare a doppio profilo. Al centro di ciascun pannello vi è un rosoncino a forma di fiore. Ventiquattro rosoni più grandi sono applicati agli angoli dei pannelli. Nella parte superiore, su ogni battente, sporgono quattro teste di chiodi a losanga. Altri chiodi dello stesso tipo sono sulla parete centrale di ciascun battente. Nella parte posteriore vi sono tre grandi cerniere in ferro per ogni battente

  • OGGETTO porta a due battenti
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I lavori per l'ampliamento dell'antica chiesa di San Secondo iniziarono alla fine del secolo XIII e proseguirono, con varie interruzioni, per tutto il XIV e parte del XV secolo. Fu in quest'ultimo periodo che si mise mano alla facciata, ma, anzichè completare quella preesistente, si preferì costruirne una nuova, allungando la chiesa di una campata. Secondo la cronaca di Secondino Ventura, nel maggio del 1440 vennero gettate le fondamenta e nell'aprile del 1462 iniziò l'ultima parte dei lavori di completamento (S. Ventura, Memoriale, rist. anast. 1978, p. 830/a, p. 836/c). Secondo quanto è riportato dal Provenzale (S. Provenzale, Asta Sacra, ms., p. 37), gran parte delle spese per il completamento di detta facciata furono sostenute da un certo Rarolo Borgesio, del quale era murato lo stemma in marmo con il suo nome, nella parte sinistra della facciata ("1440.R.B. Karolus Borgeisis"). Altra analoga era posta nella parte destra, ma al tempo in cui il Provenzale scrive era già stata rimossa, forse perchè non era stata ben murata, ed era ricoverata nel cortile della casa di un certo Musso muratore. I lavori a San Secondo procedettero pressochè parallelamente a quelli condotti alla cattedrale. A differenza però della cattedrale, dove prevale lo stile gotico-nordico, la facciata di San Secondo è meno slanciata e appartiene piuttosto allo stile gotico-lombardo. Nel 1601, in seguito a disposizioni del vescovo Panigarola, venne costruito un protiro antistante la porta centrale che venne in seguito demolito durantei restauri del 1870. Il Canonico G. B. Longo riferisce (in MIscellanea, ms., 1866 circa) che l'atrio venne costruito all'epoca del vescovo Aiazza, forse a spese del vescovo stesso, poichè sopra i capitelli delle due colonne che sostenevano l'atrio era scolpito lo stemma del prelato, con un'iscrizione datata 1601 che si riferiva allo stesso. Fu forse in seguito alla demolizione dell'atrio che si decise di inserire al di sopra delle due colonne esterne del portale due pinnacoli analoghi a quelli che si elevano oltre il tetto della facciata stessa. Purtroppo è stato scelto un materiale, il cemento, che male si inserisce nel contesto della facciata. Bibliografia: G. Bosio, Storia della Chiesa di Asti, Asti 1894. M. Gallo, Asti e i suoi conventi, Asti 1931. L. Gentile, Storia di San Secondo, Asti 1933. L. Vergano, Documenti per la storia astigiana, Asti 1944. L. Vergano, Storia di Asti, Asti 1951-57. C. Ecclesia, L'insigne Collegiata di S. Secondo, Asti 1961. N. Gabrielli, Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli, Torino 1977, A. Quaglia, Collegiata di San Secondo. I restauri, in Arte e cultura, cit., Torino 1977
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046879
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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