candelabro, opera isolata - bottega piemontese (sec. XVIII)

candelabro 1700-1799

L'oggetto, impostato su base triangolare, è scolpito e argentato solo sulla faccia anteriore. Alla base, due volute fitomorfe fasciano gli spigoli e si riuniscono con una grande foglia centrale, la quale ricopre gran parte di una superficie scanalata. La stessa decorazione con volute fascianti e specchiature scanalate, è ripresa, con foglie più piccole, anche nel settore mediano, a balaustro, e in quello superiore, più slanciato. Al di sopra di questo si apre il calice che forma la base del portacandele composto da un cilindro metallico verticale fissato con quattro sbarrette alla superficie piana, che forma anche una corona con andamento ondulato

  • OGGETTO candelabro
  • MATERIA E TECNICA legno/ argentatura/ scultura
  • MISURE Altezza: 115
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Scuola dell'Infanzia "M. T. Fornasio"
  • INDIRIZZO Via Maria Teresa Fornasio, 32, Beinasco (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'oggetto appartiene all'arredo della chiesa di S. Croce, già sede della Confraternita omonima (aggregata nel 1713 all'Arciconfraternita del Crocifisso di Roma), chiesa che è ora di proprietà del Comune di Beinasco. In occasione dell'intervento di restauro che ha interessato le strutture dell'edificio, tutti gli arredi sono stati rimossi e collocati provvisoriamente, parte, all'Asilo infantile "M. T. Fornasio", parte, al magazzino comunale (sito in via De Gasperi), mentre alcuni altri sono stati inseriti nell'arredo della Chiesa parrocchiale. Una serie di fotografie, scattate all'interno dell'edificio prima della rimozione degli oggetti (fotografie conservate presso il Comune di Beinasco), è stata utile per l'identificazione di alcuni degli oggetti in esame; così come solo per alcuni pezzi è stato possibile un riscontro puntuale sui documenti manoscritti conservati nell'Archivio parrocchiale (Libro de Conti della Veneranda Confraternita di S.ta Croce eretta nel Luogo di Beinasco dall'anno 1713 in poi). L'analisi di questa documentazione ha permesso di evidenziare come la Confraternita, intorno alla metà del secolo XVIII, attendesse ad un'ampia opera di rinnovamento della sua sede: il 4 marzo 1749 è registrato il pagamento "a Bernardo Vittone Ingegnere per la formazione de dissegni della nova chiesa L.58:10", nuovo edificio che venne costruito nel 1750-1751 (cfr.: P. Bertolino, Storia di Beinasco. Parrocchia e Comune, Torino 1960; C. Brayda, Bernardo Vittone maltrattato, in "Atti e rassegna tecnica", 7, 1970). I pagamenti registrati nel citato "Libro de'conti" permettono inoltre di seguire il rinnovamento dell'arredo e degli apparati processionali, anche se spesso la corrispondenza con oggetti conservati è di problematica definizione. Tra gli oggetti documentati vi sono ad esempio "una croce, ed un crocefisso per le processioni" pagate il 26 aprile 1777 al Perucca, ma nessuno degli oggetti ora conservati consente un riferimento a questo importante artista. Il candelabro in oggetto è identificabile tra quelli collocati sull'altare così come compare nelle fotografie citate. Per caratteri stilistici e tecnici, è genericamente riferibile ad artigianato piemontese del secolo XVIII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046821
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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