Madonna con Bambino

dipinto, 1561 - 1561

Il dipinto è caratterizzato da colori vivaci e ben contrastati. In basso è la Madonna con una veste rosso vivo e un manto verde. Gli incarnati della Vergine e del Bambino sono pallidi con veleture rosa sulle guance. L'aureola del Bambino è dorata con croce rossa. Nella zona immediatamente superiore sono due angeli reggicorona con ali gialle e viola. In alto, circondato da un cielo turchino ingombro di nuvole grigie è l'Eterno con lunga barba grigia, veste rossa e manto verde smeraldo. Sul capo della Vergine e del Bambino sono applicate due coroncine in metallo dorato, lavorate a traforo. La cornice, in legno intagliato e dorato, è decorata da elementi vegetali

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA metallo/ doratura
    tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Dalle Torri Brandimarte (notizie 1561)
  • LOCALIZZAZIONE Tortona (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Da un verbale redatto il 9 agosto 1807 da Ottavio Agostino Sforza si ricavano notizie sul dipinto che in origine si trovava in una "Cappella a Cornu Epistole in detta Chiesa appresso il presbiterio". Soggetto di particolare devozione, poichè "intercedette diversi miracoli massime in tempo di contagio nel 1577, per cui li fedeli li fecero de'grandi donativi d'ogni sorte", venne successivamente collocata sull'altare maggiore (O. A. Scorza, Libro IX delle Congregazioni 1783-1816, 9 agosto 1807, f. 118). In seguito alla donazione, avvenuta nel 1807, di un nuovo altare proveniente dalla chiesa di San Marziano di Tortona e alla distruzione di quello più antico in stucco, la tavola venne collocata al centro dell'edicola (parte superiore dell'altare di San Marziano) murata nell'abside, dove rimase fino al 1983, quando venne trasferita a Santa Maria dei Canali. All'inizio dell'Ottocento, come si ricava dalla lettura del documento citato, si era persa la memoria dell'autore dell'opera. Dalla ricerca d'archivio è emersa la ricevuta del pagamento al pittore datata 22 dicembre 1561, dove si legge: "Io Brandimarte dalle Torri Pittor cremonese confesso d'aver avuto e recepito da Gio. Agostino da Voghera et mastro Pedrino della Chiesa e tutta Compagnia di batudi di Santa Maria di Loreto di Tortona scudi 16 o meggio da libri 5 e n. 18 imperiali per precio d'una anchona lor fatta (Confesso di un pittor Cremonese d'aver ricevuto scuti n. 16 per l'anchona fatta alla Veneranda Confraternita, Cartella C.n.6,1561, Archivio di S. Maria di Loreto, presso la Curia vescovile di Tortona). La figura di Tommaso Aleni viene indicativamente suggerita per far luce sulla formazione di Brandimarte dalle Torri in ambito cremonese (I Campi e la cultura artistica cremonese, cat. della mostra, Cremona 1985, p. 64). In particolare i rapporti dell'Aleni con la tradizione peruginesca, la gamma cromatica vivace ed il tipo di composizione ancora legata al gusto tardoquattrocentesco, sono elementi che ritornano nella tavola di Tortona. Fino ad oggi è l'unico dipinto conosciuto di Brandimarte, personalità che si va ad aggiungere agli altri casi documentati di artisti cremonesi attivi in Piemonte nel XVI secolo (M. Tanzi, Francesco Casella e le congiunture tra Cremona e Piemonte all'inizio del Cinquecento, in "Itinerari", III, 1984, pp. 21-32)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100046471
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1561 - 1561

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'