borsa del corporale, opera isolata - manifattura novarese (prima metà sec. XIX)

borsa del corporale,

La borsa è decorata sul fronte da una pezza di seta avorio ricamata e guarnita di finti galloni a forma di doppio nastro. Al centro vi è una croce raggiata con un piccolo fiore nei bracci lobati e in ciascuno dei quattro angoli è ricamato un fiore rosso con esile stelo e due foglioline verdi. La busta è foderata esternamente di taffetas giallo, internamente è priva di fodera. Taffetas ricamato. Ordito: uno di fondo in seta avorio, torsione senso S, 72 fili/cm. Trame: una di fondo in seta avorio, torsione senso S 36 colpi/cm. Il ricamo è eseguito a punto erba e a punto pieno, senza imbottiture, con fili di seta rossa in tre gradazioni, verde in due gradazioni, nero. I finti galloni sono in metallo dorato filato (anima in seta gialla) e metallo lamellare applicati con fili di seta gialla. Nella busta sono conservati: I palla (cm. 19 x 19) di tela di lino bianca, bordata di pizzo filet (h cm.3), decorata al centro con una piccola croce ricamata a punto catenella con filo di cotone bianco. I corporale (cm. 56 x 61) di tela di lino bianca, cerato da una parte, decorato da un pizzo di cotone (h cm. 3) bianco e da due piccole croci ricamate al centro dei lati lunghi

  • OGGETTO borsa del corporale
  • MATERIA E TECNICA seta/ ricamo
    seta/ taffetas
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Novarese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La borsa proviene dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano d'arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 nel Museo d'Arte Religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della Curia Novarese (rif. oral. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della Commissione citata, nel 1985). La mancanza di indicazioni circa la provenienza dell'oggetto analizzato non permette di avviare ricerche specifiche negli archivi locali. Anche la consultazione dell'inventario Artistico Diocesi di Novara, conservato negli Uffici della Curia Vescovile novarese, ha dato esiti negativi. Il tessuto serico analizzato pare eseguito al telaio a mano, come pure la fodera gialla. Il motivo delle applicazioni e quello del ricamo è abbastanza ricorrente sui paramenti del XIX secolo e del XX secolo (cfr. in Museo Religioso di Oleggio, inv. nn. 410-411, Catalogo Bertarelli, 1911 Milano, in fotocopia in Sopr. per i beni artistici e storici, Torino). Il motivo dei 2 nastri che, incrociandosi formano degli anelli, pare ispirato a motivi tessuti verso gli anni 80-90 del XVIII secolo. Vfr. ill. n. 137 velo da calice della Confraternita della SS. Annunziata, Ovada, cat. n. 105 in: La Liguria delle Casacce, Genova, 1982; D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, n. 183. Per le analogie stilistiche con i paramenti oleggesi, il velo da calice è da datare intorno alla prima metà del XIX secolo, opera di ricamatori locali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042568
  • NUMERO D'INVENTARIO 64/V
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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