fonte battesimale, opera isolata - bottega lombarda (sec. XVI)
fonte battesimale
Il fonte, di forma ottagonale, è ornato nella tazza da sei foglie di uguale fattura e si appoggia su un piede e su una base anch'essi ottagonali
- OGGETTO fonte battesimale
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MATERIA E TECNICA
marmo/ scultura
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Arona (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizione aronese identifica in questo vaso il fonte battesimale di San Carlo. Questa ipotesi non è priva di fondamento se si guarda a un documento di Graziano Ponzone, Arciprete tra il 1629 e il 1652, dal titolo: "pensieri intorno alli Vasi Santi Battesimali della Colleggiata Di S. Maria d'Arona, alla quale fu portato S. Carlo, Cardinale arcivescovo di Milano, per essere ivi battezzato in detti Vasi". (G. Ponzone, pensieri intorno alli Vasi Santi Battesimali della Colleggiata Di S. Maria d'Arona, A.P.A., in AA.VV., San Carlo e la Sua Arona, Arona 1984, p. 31). Interessante il passo in cui viene fatto riferimento ai vasi: "...quanto sarà conveniente poi onorare la Chiesa parrocchiale di Arona alla quale fu portato S. Carlo per essere battezzato e con quale devozione si dovranno venerare e baciare i due vasi battesimali il grande e il piccolo; quello piccolo del quale si ricavò per battezzarlo per infusione; l'altro vaso grande nel quale scorse l'acqua che servì a Dio per farlo rinascere a vita soprannaturale". L'attendibilità di questo documento si basa sul fatto che Ponzone, nativo di Arona dove svolse la sua attività pastorale, fu in contatto con persone portatrici di notizie dirette riguardanti la vita del Santo. Un altro documento comprovante questa ipotesi è l'epigrafia in lettere latine, pubblicata da Guidone Ferrari nel 1772, che fu affissa sulla porta della Colleggiata nel 1749 in occasione della visita pastorale del Cardinale Pozzobonelli: "I cittadini fanno voti che la visita dell'eletto pastore colmi di grazia questa chiesa in cui S. Carlo Borromeo fu battezzato D.O.M." (AA.VV., Il Battesimo di San Carlo, in San Carlo e la Sua Arona, Arona 1984, pp. 31,33). Il vaso è documentato per la prima volta nelle ordinazioni di S. Carlo nel 1581 quando viene richiesta la costruzione della "Cappella per il Battesimo secondo la forma del Battistero romano...In questa Cappella si trasferisce il Battistero costruito nella stessa forma, così pure il sacrario" (San Carlo, Visita pastorale e relative ordinazioni, 25 giugno 1581, Archivio Curia Milano, sub. Arona, v. XIII, in AA.VV., San Carlo e la Sua Arona, Arona 1984, p. 94). Al vaso, solo menzionato nel 1641 (A.P.A., G. Monti, Visita pastorale, 1641, f9t) fanno inoltre riferimento successive relazioni circa la qualità selezionata del suo marmo (A.P.A., Pozzobonelli, Visita pastorale, 1749, p. 7), e circa la piccola vasca pure di marmo posta nel mezzo di esso per contenere l'acqua battesimale sostenuta da sbarre di ferro (A.P.A., Lissandrini, Relazione sulla Parrocchia di Arona, 1854, Aggiunte alla relazione, p. 7). La colonna che regge la tazza, che risultava essere di marmo ancora nel 1749 (Pozzobonelli, op. cit.); a partire dal 1854 è attestata in pietra di Viggiù (Lissandrini, op. cit.). G. Gentile nella scheda relativa ad un bozzetto preparatorio per il Battistero della Collegiata, risalente al 1677, afferma che il fonte risale al XVI secolo e si discosta nei caratteri da quello disegnato (G. Gentile, Battistero della Collegiata di Arona, in Arona sacra, L'epoca dei Borromeo, Arona 1977, scheda n. 29, p. 126). Quest'ultimo infatti, pur essendo uguale nella struttura e nel tipo di fogliame a quello attuale, differisce da esso per la concentrazione di foglie nella parte bassa della tazza e per il piede a bulbo a base poligonale
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100042236
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1987
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0