caprone

statuetta, ca 1750 - ca 1750

Caprone accovacciato su un basamento a gradoni di roccia con il corpo ricoperto da un folto vello. Sulla fronte sono visibili i due fori per l'inserimento delle corna, probabilmente metalliche,non conservate

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA porcellana tenera
  • ATTRIBUZIONI Manifattura Di Mennecy (notizie Sec. Xviii)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un'annotazione a margine dell'inventario Mobili Arredi D.C. del 1880 indica la "capra di porcellana bianca chinese" come proveniente da Colorno, notizia confermata sull'estratto del 1863 (A.S.T.S.R., Azienda Real Casa, n. 198, fasc. 1, p. 19) dell'inventario della residenza parmense del 1861 in cui sono indicati gli oggetti inviati a Torino. Tra questi particolare rilievo assumono gli animali "in porcellana bianca": 7 cani (nn. 1563, 1870, 2017), 2 cigni (n. 1564), 2 cervi (n. 1694; C. BERTANA, in Porcellane e argenti del Palazzo Reale di Torino, catalogo della mostra, a cura di A. GRISERI e G. ROMANO, Torino 1986, p. 281, scheda n. 111), 7 galli (nn. 1939, 2106, 2413), 4 capponi (nn. 1995, 2107), 2 conigli (n. 2310), 2 colombi (n. 2311), 2 orsi (n. 2337), 2 pappagalli (n. 2348). Accanto a questa esplicita preferenza tematica della corte torinese troviamo due statuette di orsi e due di cinghiali al Museo delle Pocellane di Palazzo Pitti, anch'essi inviati da Colorno nel corso delle spoliazioni della residenza ducale iniziate a partire dal settembre del 1862 (S. PETTENATI, Gusto europeo per le porcellane e committenze alla corte sabauda, in Porcellane, cit., pp. 220-222: C. BERTANA, ibid., p. 283). La manifattura di Mennecy realizzò, intorno alla metà del Settecento, una produzione di porcellana a pasta tenera che riprende modelli orientali di moda ma li intepreta con gusto più naturalistico ed esplicite eleganze rococò. Le statuine del tipo blanc de Chine di Mennecy sfruttano una vena "rustica" che continua la tradizione della faenza ed è in contrasto con la mania dell'esotico della produzione porcellaniera, che sceglie accuratamente anche i soggetti degli animali (AA. VV., Les porcelainiers du XVIIIe siècle français, Losanna 1964, pp. 102, 127, 131; C. ROLLO, Porcellane europee del Settecento, Firenze 1967, p. 173)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039589
  • NUMERO D'INVENTARIO 1693
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI Sul verso, su etichetta - 4878 - a impressione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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