Sacra Famiglia e santi

dipinto, 1619 - 1619

In alto, sullo scenario di un'architettura classicheggiante, compare la Sacra Famiglia con S. Anna, assisa sulle nubi e contornata da angiletti. In basso cinque santi assistono alla miracolosa apparizione. In primo piano, al centro, S. Giovanni Evangelista, che volge le spalle alla scena, è raffigurato intento a scrivere con aria ispirata su una tavola; ai suoi piedi l'aquila, simbolo del santo, e un libro chiuso che reca la firma del pittore; ai suoi lati stanno a destra S. Giovanni Battista (con l'agnello) che seduto osserva le parole scritte dall'Evangelista, e a sinistra S. Francesco (con la croce), in ginocchio. Dietro sono due figure di santi martiri che osservano l'apparizione: a sinistra S. Caterina d'Alessandria, con la ruota del martirio, e a destra altra santa non identificata. Le due sante vestono abiti sontuosi e regali e volgono lo sguardo estatico verso la mistica apparizione. Le tonalità dell'opera sono abbastanza calde, con il prevalere dei rosa, dei rossi, dei gialli, degli azzurri e dei marroni

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Crosio Giovanni (1583/ 1654 Ca): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Chieri (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Collocata nell'attuale Cappella di S. Giovanni Evangelista (anticamente intitolata a S. Antonio da Padova) a seguito dei restauri di inizio secolo, la tela, firmata e datata 1619, rappresenta la prima opera sicura del pittore trinese. L'opera venne eseguita probabilmente in Chieri, dove i documenti attestano più volte la presenza del pittore in anni successivi e dove è presente un'altra delle opere sicure del percorso dell'artista, la "Trinità e martirio di S, Giovanni Evangelista", nel Duomo, firmata e datata 1622. Come la pala del Duomo, anche quella di S. Giorgio mostra caratteri paralleli a quelli delle coeve opere di Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, accanto al quale il Crosio si trova a collaborare nel primo decennio del secolo per la Galleria Grande di Carlo Emanuele I a Torino, distrutta già nel corso del XVII secolo. L'opera di Crosio è segnata però "da una personale caricatura delle fisionomie, da una più incisiva e sofisticata definizione dei contorni, da un chiaroscuro più corposo e contrastato". (G. Romano, voce "Crosio Giovanni", in "Dizionario Biografico degli Italiani", Roma 1985, vol. 31, pp. 241-243. cfr. B. Valimnerti, "Spunti storico-religiosi sopra la città di Chieri. Parrocchia Urbana di S. Giorgio", in "La Vergine delle Grazie", Bollettino Mensile del Duomo di Chieri, 1913; Idem, "Spunti storico-religiosi sopra la città di Chieri. Vol. II. Chiesa parrocchiale urbana di S. Giorgio", dattiloscritto, s.d., s.l., A, Bosio, "Memorie storico-religiose e di Belle Arti del Duomo e delle altre chiese di Chieri", Torino 1880, p. 165. A. Baudi di Vesme, "Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo", vol. I, Torino 1963, p. 378)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100039318
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI in basso, a destra, sul libro dell'Evangelista - IOVAN.S CROEVS FECI.T/ 1619 - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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