altare, opera isolata di Bianchetti Stefano, Bianchetti Giacinto (metà sec. XIX)
Altare interamente realizzato in marmo bianco con venature grigie. Il fronte della mensa, poggiante su uno zoccolo parallelepipedo, ha profili laterali a gola rovesciata desinenti in riccoli ornati da rosoni bronzei applicati; all'intorno un'incorniciatura mistilinea profilata in oro delimita una specchiatura lievemente addentrata sulla quale è applicato un monogramma mariano bronzeo. Sopra la mensa rettangolare poggiano due gradini d'altare, il primo dei quali, dai lati ansati, presenta una fascia decorativa incisa a croci gigliate distanziate da elementi vegetali stilizzati; il secondo gradino, ornato da una successione di motivi cuoriformi includenti palmette, si conclude lateralmente con due accentuate volute a rilievo. L'alzata dell'altare presenta due snelle paraste dai capitelli corinzi affiancanti un'edicola centrale arcuata al cui interno è collocata la statua di Maria Assunta; al di sopra è un archivolto sul quale si imposta il cornicione centinato a fitte modanature aggettanti. Il ciborio dell'altare è realizzato in legno laccato di bianco con rilievi dorati e presenta lateralmente due lesene intagliate con larghi acanti e con i simboli dell'uva e delle spighe di grano ricadenti dai capitelli a volua; Continua al campo OSSERVAZIONI
- OGGETTO altare
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ATTRIBUZIONI
Bianchetti Stefano (notizie Metà Sec. Xix): esecutore
Bianchetti Giacinto (notizie Metà Sec. Xix)
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare, che si impone all'attenzione per la sobria eleganza di linee, venne realizzato nel 1857-58 su commissione di Mons. Moreno dai fratelli Stefano e Giacinto Bianchetti "negozianti in marmo in Genova". In base al contratto stilato in data 21 agosto 1857 (Biblioteca Diocesana) i marmorini si impegnavano infatti a fornire alla Cattedrale "un altare colla sua cappella in marmo bianco di Carrara, di bell avenatura, ed uniforme" entro il mese di Febbraio dell'anno successivo. Il contratto conteneva una minuziosa descrizione dell'altare stesso, con l'indicazione dello spessore delle lastre di marmo da impiegarsi e la clausola che il paliotto, la mensa, il primo grado e le lesene sporgenti dovevano essere realizzati in un solo pezzo; esso stabiliva inoltre per i marmorini un compenso di 1.235 Lire nuove di Piemonte, da versare in tre soluzioni: al momento della stesura del contratto, alla consegna dei marmi ed infine dopo la posa in opera dei marmi stessi. A mons. Luigi Moreno si deve anche la costruzione della Cappella dedicata all'Assunta; egli la fece erigere dopo il 1850 unitamente a quella di S. Sebastiano, ubicata nella navata sinistra della Cattedrale, alla stessa altezza (G. Boggio, "Il Duomo d'Ivrea", Ivrea 1926). Ne fa menzione il vescovo Riccardi, suo immediato successore, che in occasione della Visita all anavata destra della Cattedrale effettuata il 30 marzo 1880 così la descrive: "quartum sacellum B.M.V. dicatum satis amplum; fornicatum, ornatus, clausum balaustrata, habet altarem marmoreum recenter instructum, cum icone etiam marmorea" (Biblioteca Diocesana)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100038038
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0