meil, opera isolata - manifattura piemontese, Ambito ebraico (inizio XVIII)

meil, 1700 - 1710

Il meil è composto da due pezze di velluto ciascuno di 50 cm di larghezza giuntate nella parte anteriore, dove l'accordo è mascherato dal ricamo. La parte inferiore è sagomata a festone in accordo con le volute a ricamo e ornate da frangia in argento filato. Sulla calotta il festone è invece suggerito solo dal ricamo a volute ornato da frangia in argento. La cucitura superiore della calotta è mascherata da un gallone tessuto. Il meil è protetto da una fodera in tela di canapa. Orditi: uno di fondo in seta azzurro chiaro, 72 fili/ cm; uno di pelo in seta verde acqua, 36 fili/ cm. Proporzioni: un filo di pelo ogni due di fondo. Trame: una di fondo in seta azzurra, 54 colpi/ cm. Costruzione tecnica: il velluto presenta un'armatura di fondo diagonale 3 lega 1 direzione Z formata da un ordito azzurro chiaro e da una trama azzurra. Tale armatura non è però mai regolare poichè come accade nei velluti tagliati e cesellati, l'esigenza di fermare strettamente l'ordito di pelo, implica una parziale modificazione dell'armatura stessa con l'inserzione del ferro tra due trame in una medesima apertura di passo. L'ordito di pelo si presenta in proporzione di un filo ogni due di fondo, forma il velluto tagliato mediante l'inserimento del ferro ogni tre colpi di trama. E' rilevabile la cimossa a righe verticali nei colori rosa, giallo, bianco e azzurro in diagonale 3 lega 1 direzione Z. Ricamo: per applicazione a punto pieno in argento filato e sete policrome (rosa, verde, azzurro) e punto piatto in argento filato e seta rossa e azzurra. Punto piatto in argento filato su anima di cartoncino, punto steso in argento filato su anima di seta avorio e canutiglia in fili d'argento. Ricamo a fili distesi senza imbottitura. La ricca decorazione a ricamo si svolge attorno ad alti bordi imitanti un gallone che delimitano quattro specchiature ornate ciascuna, al centro, da una corona applicata in tela di canapa ricamata. Tralci di foglie e bacche che si snodano specularmente lungo i bordi verticali creando ricche infiorescenze nei punti di tangenza. In basso al centro di ogni specchiatura, su due volute fogliacee si innesta una ricca infiorescenza. Gli stessi motivi dei ricami sono ripresi in minori dimensioni nella calotta. Frange in argento filato su anima di seta avorio. La fodera è in tela di canapa di colore naturale incerata

  • OGGETTO meil
  • MATERIA E TECNICA filo d'argento
    filo d'argento/ ricamo a punto disteso
    seta/ ricamo a punto piatto
    seta/ ricamo a punto pieno
    seta/ velluto
    seta/ velluto liscio o tagliato
    tela di canapa/ incerata
    tela di canapa/ ricamo
  • MISURE Altezza: 66 cm
    Larghezza: 100 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese Ambito Ebraico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
  • INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza di oggetti di culto in velluto ricamato è documentata con frequenza non rilevabile per altri tessuti e tecniche, nell'arredo ebraico. Il tipo di ricamo generalmente in filati d'argento e d'oro su velluto tagliato unito, ha caratteristiche di preziosità che vengono riproposti dal XVIII a tutto il secolo XIX pur nelle diversità di impianto del decoro. L'assestata tradizione di devozione che prevedeva l'affidamento dei lavori di ricamo alle donne più vicine alla Comunità, costituisce la ragione di una continuità di gusto in questo tipo di ricami, in un arco cronologico piuttosto ampio. Si vedano alcuni di questi oggetti nelle pubblicazioni a stampa, purtroppo particolarmente povere di documentazione sui tessili (cfr. Y. L. BIALER, E. FINK, Jewish life in art and tradition, Jerusalem, 1980, p. 124; L. FRANZHEIM, Judaica, kolnisches Stadtmuseum, Koln, 1980, pp. 73-75; N. ROSENAN, L'année juive vue à travers l'exposition du musée juif de Suisse a Bale, Zurigo, 1976). Per il Piemonte sono da segnalare i meilim e le parokhiyot in velluto esposti al Museo Ebraico di Casale con provenienza da diverse Comunità piemontesi ornati da bei ricami in fili metallici, databili fra la metà del XVIII e la fine del XIX secolo. Si vedano in particolare anche per l'iconografia, i nn. 60, 61, 76 e 174. Il tempio torinese conserva, dal punto di vista iconografico, sia meilim recanti simboli del culto, come attesta il meil in oggetto, ornato da corone simbolo della regalità della legge, sia meilim con ricchi ricami esclusivamente decorativi in filati metallici su tutta la superficie del velluto. I ricami che ricordano l'impostazione e l'effetto di rilievo attribuito ai particolari decorativi di alcuni abiti e uniformi civili, sono comunque sempre contraddistinti oltre che da una tecnica esecutiva di buon livello, da una sicurezza di gusto nelle scelte dei motivi e della qualità dei materiali. Si veda C. MOSSETTI scheda 18, in AA. VV., Ebrei a Torino, catalogo della mostra, Torino, 1984, p. 210
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037932
  • NUMERO D'INVENTARIO 10
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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