reliquiario - a ostensorio, opera isolata di Cropanese Carlo (secondo quarto sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio,

La placca d'argento lavorata a sbalzo è fissata al supporto ligneo da numerosi chiodini. Il supporto è colorato di verde sui fianchi ed è fissato ad una base in legno (probabilmente posteriore al reliquiario) verniciata in marrone, con modanature ad andamento mistilineo. La base si protende all'indietro con una sporgenza alla quale è fissato il manico in legno (avvitato al fusto per mezzo di due viti sotto la teca), che ha un profili curvilineo e termina con una voluta. Sul retro, tra piede e nodo, c'è una placca metallica fissata con otto viti. La teca è chiusa da una scatola ovale metallica verniciata di verde. Non vi sono sigilli. La decorazione è giocata su contrapposizioni di motivi curvilinei terminanti avolute, arricchiti da motivi vegetali accartocciati, baccellature (stelo e attorno alla teca) e conchiglie (piede), ed ha un'impostazione simmetrica. Al centro del piede, che poggia sulla base in legno con due piedini a voluta, vi è un'iscrizione incisa. La teca è ovale vetrata sul davanti: l'interno è suddiviso in 5 scomparti da laminette dorate arricciate. Il coronamento è costituito da una croce a bracci uguali con quattro gruppi di raggi

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo
    legno/ intaglio/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Cropanese Carlo (1692 Ca./ 1773): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le reliquie "ex ossibus" di S. Giacomo Maggiore Apostolo, S. Antonio Abate, S. Antonio da Padova, S. Apollonia Vergine e Martire e S. Agata Vergine erano state donate con lettere patenti datate Roma 9/9/1728 alla chiesa parrocchiale di Grignasco e furono presentate dal Presbitero Cesare Milanolo alla Curia di Novara l'8/4/1730 per il riconoscimento e l'autorizzazione ad esporle (Archivio Parrocchiale di Grignasco). Il reliquiario appartiene ad una serie di quattro e fa parte di una consistente dotazione di arredi in argento per l'antica parrocchiale di S. Maria delle Grazie ad opera di benefattori grignaschesi residenti a Roma avvenuta tra il 1719 e il 1729: nel 1731, in un'aggiunta all'inventario redatto dall'arciprete Tartagliotti nel 1702, il reliquiario in oggetto è citato per la prima volta con gli altri simili: "più quattro reliquiarij di leg(n)o con sua mostra di lastra d'argento lavorato d'onze dodeci in circa per cad.o, e di altezza per cad.o onze quatordeci compreso il suo piede in legno indorato", con l'elenco preciso di tutte le reliquie. Era collocato in un "cardenzone inturato nell'muro" della sagrestia dell'antica parrocchiale (Archivio Parrocchiale di Grignasco). Oggi il basamento non è più dorato ed il manico posteriore di legno grezzo fu chiaramente rifatto per restaurare il reliquiario in epoca imprecisata. Lo si ritrova nella sagrestia della stessa chiesa fino al 1749 (Archivio di Stato di Novara), ma nel 1757 è invece in uno dei depositi per le reliquie ai lati dell'altare maggiore (Archivio Parrocchiale di Grignasco), dove è ancora nel 1763 (Archivio di Stato di Novara) e probabilmente rimase fino al 1783 per essere poi trasferito tra il 21 e il 23 settembre nella nuova parrocchiale da poco consacrata (Archivio privato Giongo Cacciami, Grignasco). Lo si ritrova elencato con le relative reliquie come uno dei "dieci reliquiari di legno con piastra d'argento" tra gli ornamenti dell'altare della nuova parrocchiale nel 1846 (Archivio Parrocchiale di Grignasco). I punzoni sono identificabili con quello depositato dall'argentiere romano Carlo Cropanese presso il notaio che il 4/9/1725 lo descrisse come "un pellicano" e con il camerale in uso a Roma negli anni 1729-1730, quando erano bollatori per l'argento F. Morelli, B. Balbi, A. Politi e C. Modesti (cfr. C. Bulgari, "Argenti, gemmari e orafi d'Italia", Roma 1958, vol. I)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037917
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI piede, al centro - BENEFATTORI/ DI GRIGNASCO/ ABITANTI/ IN ROMA/ 1729 - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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