organo da muro

Quarna Sopra, 1729 - 1729

Organo racchiuso in cassa addossata alla parete. Mobile contenitore in abete verniciato a tre specchiature (centrale alta e laterali più basse) con apertura superiore ad arco semicircolare. Lesene laterali a semplici modanature. Al sommo sagome lignee con dipinti angeli suonatori e volute ai lati. Parapetto della cantoria in noce, suddiviso in più specchiature con decorazioni in bassorilievo

  • OGGETTO organo da muro
  • MATERIA E TECNICA legno di abete/ intaglio
    legno di abete/ verniciatura
  • MISURE Profondità: 170 cm
    Altezza: 610 cm
    Larghezza: 400 cm
  • SOGGETTO angeli musicanti
  • CLASSIFICAZIONE da muro
  • LOCALIZZAZIONE S. Stefano protomartire
  • INDIRIZZO Quarna Sopra (VB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Reperto storico e documentario di importanza straordinaria relativo al primissimo periodo di attività della dinastia Serassi di Bergamo. La data 1729 graffita sulla canna centrale e comprovata sul progetto originale conservato presso l'archivio parrocchiale risulterebbe la più antica a testimonianza dell'operato della famiglia organara. Dal catalogo Serassi compilato da Giambattista Castelli si apprende che "Giuseppe, che si trasferì a Bergamo ove sposò Angela Andreotti, fu il primo di questa famiglia che quivi stabilì la Fabbrica d'Organi…". Conoscendo la data di nascita del Padre Pier Antonio (1694), si può collocare approssimativamente quella di Giuseppe attorno agli anni 1712-15 e dedurre quindi che l'opera di Quarna sia in assoluto una delle prime. Dal progetto datato 12 ottobre 1728 si apprende che "l'Organo deve essere di piedi otto cioè al principale tutto di stagnio e canne 21 in faciata divisi in tre campi principiando al primo cesolfaut conli seguenti registri: Ottaua di piompo, Quinta X.ma simile, X.ma 9.a simile, Vigesima 2.a, Vig.ma Sesta, Vigesima 9.a, fllauto duodecima, Vozze Umana alla meta della tastatura, Contrabbassi N° 14…", ed inoltre somiere a tiro, tastiera di Martello di 45 tasti, pedaliera di 14 e mantici a stecca. Di tale strumento, ad una prima analisi, parrebbero conservate la facciata, numerose canne di Principale, Ottava, ripieno, Voce umana e forse il mobile contenitore. La facciata Serassi era composta di 21 canne (3 con croce a sbalzo e le rimanenti con punto a sbalzo): di questa ne rimangono conservate 18 in mostra (maggetta rifatta) e 3 dietro le lesene (maggetta "antica"). Nella facciata attuale vi sono 5 canne posteriori (Mentasti?) con mitria a triangolo e assenza di punto a sbalzo. La mancanza di documenti relativi al periodo compreso tra il 1729 e il 1873 (anno del rifacimento Mentasti) non ci permette di verificare le ipotesi relative ad un secondo intervento Serassi (1795 - dal catalogo Serassi) ed un intervento ottocentesco di scuola varesina antecedente a quello di Mentasti (segnatura delle canne del flauto in XII). L'otto marzo 1871 i fratelli Paolo e Alessandro Mentasti presentano il progetto per un organo interamente nuovo e, successivamente, una nota nella quale affermano di riutilizzare la vecchia facciata ma " … si avverte poi che nessuna canna dell'organo attuale, dalla facciata in fuori, potrà servire per il nuovo pregiudizio dell'opera…(. L'allungamento del piede, il materiale, la fattura e la segnatura di parecchie canne interne non lascerebbero comunque dubbi circa l'ascrizione a Serassi di tali registri. Da segnare infine la predisposizione sul somiere da parte di Mentasti (e confermata dall'atto di collaudo del 27 maggio 1873) per quattro altri registri, posti in opera probabilmente megli anni immediatamente successivi: Principale Bassi II, Trigesima terza e sesta, Clarone Bassi e Oboe soprani. Ad eccezione dell'asportazione di Campanelli e canne di Rollante, lo strumento si presenta attualmente secondo lo schema fonico-strutturale del 1873
  • TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
  • ISCRIZIONE PAOLO ED ALESSANDRO/ FRAT.LLI MENTASTI/ in/ NOVARA/ 1873
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036098
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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