San Giulio Prete

reliquiario a busto,

La lamina è inchiodata ad un supporto ligeno sbozzato e verniciato in grigio e riveste solo la parte anteriore visibile frontalmente ad eccezione del capo, che è rivestito completamente dalla lamina lavorata. Il piedistallo è caratterizzato da due volute laterali con fiore all'occhio e da un pannello centrale rettangolare con una sottile cornice a fogliette che racchiudeva una decorazione: al centro un'urna dietro cui si incrociano croce e pastorale, contornata da quattro girali a spirale arricchite da motivi vegetali e da un fiore nell'occhio. In alto e in basso due cornici decorate a foglie concludono il basamento che poggia su un dado iscritto nella faccia anteriore. Il nodo è circolare con modanature lisce. Sopra di esso si trova la teca ovale, ricavata nel dado ceh regge il busto, priva di decorazioni e mancante del vetro di chiusura e della reliquia. Il busto rappresenta il volto severo di S. Giulio Prete con sembianze naturali, rivestito da un paramento arricchito sul petto da due riquadri con motivi vegetali a girali delimitati da cornici lisce: manca il collare dorato decorato a piccole croci, present sui busti di S. Giulio Prete e S. Ambrogio. Attorno al collo una stola con girali di motivi vegetali e floreali. Continua al campo OSSERVAZIONI

  • OGGETTO reliquiario a busto
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
    rame/ laminazione/ sbalzo/ cesellatura/ argentatura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il reliquiario a busto di S. Giulio Prete, insieme agli altri tre della serie schedati nella stessa chiesa, è citato per la prima volta nell'Inventario Stella della metà dell'Ottocento, elencato tra gli arredi dell'altare maggiore (Archivio Parrocchiale di Grignasco). Come attesta l'iscrizione i busti furono donati alla chiesa di Grignasco nel 1816 dalla Comunità grignaschese di Roma, che manifestò spesso, anche nei secoli precedenti, il suo legame con il paese natale. L'arredo si caratterizza per la sua importanza e austerità delle sembianze dei volti che ben si inquadrano nel clima di restaurazione che informa tutti gli interventi decorativi e di ristrutturazione interna in questi primi anni dell'Ottocento. I busti fanno parte, infatti, degli arredi dell'altare maggiore arricchito, in questi anni, anche dai sei candelieri con croce dello Zanoia e dalla muta di quelli in legno dorato dono del conte G. B. Viotti. L'attribuzione del busto a S. Giulio Prete è stata fatta per esclusione: infatti mentre gli altri tre busti della serie di quattro secano sul retro delle iscrizioni che li idntificano, su quello in oggetto non è leggibile ma sulla base dell'Inventario Stella può essere identificato con quello di S. Giulio Prete. La reliquia di S. Giulio Confessore, unitamente a quella di S. Agabio, vescovo di Novara, fu autenticata dal vicario Generale del Vescovo Balbis Bertone il 20/12/1780; essa fu allora collocata in "parvam thecam argenteam operis vulgo di filograna speculari vitro una et altera parte obductam" e sigillata con il sigillo della Curia Episcopale di Novara (cfr. Archivio Parrocchiale di Grignasco)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037911
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI dado della base - LI PATRIOTI DI GRIGNASCO/ ABITANTI IN ROMA L'ANNO MDCCCXVI - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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