decorazione plastica, serie di Pellegrino Francesco, Morazzone Giovanni Battista (terzo quarto sec. XVIII)
La cornice è di forma rettangolare a rilievo rispetto al piano del muro concavo dell'abside, composta da un sottile profilo esterno liscio e da uno interno più consistente decorato da foglie dorate su tutto il perimetro. Al centro dei due lati orizzontali, sovrapponendosi alla cornice, si sviluppano due motivi decorativi simili nell'impostazione ma diversi nei particolari: quello superiore è costituito da un cartello centrale con terminazioni a foglie accartocciate, due delle quali si allungano ai lati ad avvolgere due rami con foglie di quercia, in quello inferiore invece delle terminazioni a foglie del carrello centrale si dipartono due rami sinuosi, decorati con piccole foglie e fiori, che si ntrecciano con il profilo esterno della cornice. L'intera cornice e le sue decorazioni sono dorate
- OGGETTO decorazione plastica
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MATERIA E TECNICA
stucco/ doratura
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ATTRIBUZIONI
Pellegrino Francesco (notizie 1770-1771): esecutore
Morazzone Giovanni Battista (notizie 1770-1771)
- LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Già nella tavola del progetto di Vittone, che rappresentava la sezione longitudinale della chiesa era prevista nell'abside la realizzazione di due grandi cornici rettangolari che avrebbero evidentemente dovuto ospitare gli affreschi. Le cornici sono disegnate senza accenni di motivi decorativi, che tuttavia si può pensare non siano stati indicati dato il grado di definizione del disegno. D'altra parte i capitoli di appalto del 13 aprile 1770 per il "totale finimento interiore tanto di stucco come di calcina" della nuova chiesa parrocchiale prevedevano al punto 7 "che gli stucchi accennati nel disegno come ordinariamente si usa dagli Ingegneri vengano ridotti tanto in capitelli quanto altrove in una proprietà, e sporgimento conveniente il tutto però a regola di bona architettura" (Archivio di Stato di Novara). L'opera è da ritenersi di mano degli stuccatori ticinesi Francesco Pellegrino di Ponte Tresa cui si affiancò un mese dopo Giovanni Battista Morazzone di Caslano che si impegnarono ad ultimare i lavori entro l'arco di due anni (1770-1771). La presenza a Grignasco, alla fine del Settecento, di maestranze ticinesi e varesine, documentata anche in seguito soprattutto per le opere in marmo, testimonia il perdurare dell'influenza della cultura lombarda anche in questa zona da tempo aggregata allo Stato Sabaudo. L'immagine decorativa settecentesca della chiesa, frutto proprio dei due stuccatori ticinesi (decorazione delle volte, delle cornici e dei capitelli) venne modificata nel primo quarto dell'Ottocento, con radicali interventi di ristrutturazione, soprattutto dal punto di vista dell'effetto cromatico. Il gusto "rocaille" delle decorazioni farà sentire comunque il suo influsso in seguito soprattutto all'impostazione decorativa dei principali arredi lignei come il pulpito (cfr. scheda cartacea n° 24 della stessa chiesa), gli stalli del coro (cfr. scheda cartacea n° 37 della stessa chiesa) e i confessionali (cfr. scheda cartacea n° 17 della stessa chiesa). Si può ritenere che la doratura di tutti gli stucchi, e quindi anche di quelli in oggetto, si aopera dell'indoratore Antonio Chiara di Varallo nell'ambito della ristrutturazione ottocentesca finanziata dal conte G. B. Viotti. L'attività del Chiara nella chiesa di Grignasco è documentata tra il 1823 e il 1850. Anche la decorazione a foglie dorate che corre lungo tutto il perimetro della cornice interna appare un elemento aggiunto di gusto ottocentesco. L'affresco della Presentazione di Maria al Tempio è di Giovanni Avondo e datbile al 1828 (cfr. scheda cartacea n° 38 della stessa chiesa); la data può ragionevolmente riferirsi anche alla doratura della cornice che è praticamente identica, salvo qualche piccolo particolare, alla sua simmetrica sul lato opposto del coro (cfr. scheda cartacea n° 85 della stessa chiesa). Anche l'affresco della Nascita di Gesù è di Giovanni Avondo e databile al 1828 (cfr. scheda cartacea n° 38 della stessa chiesa)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037907
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1985
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0