compianto sul Cristo morto

decorazione a intarsio, 1700 - 1749

La composizione segue lo schema di radice gaudenziana con la figura del Cristo al centro, sorretto dalla Madonna e dalle Pie Donne e attorniato da figure di santi. Sono identificabili, partendo dal lato sinistro della composizione: S. Caterina d'Alessandria, S. Lucia, S. Martire, S. Antonio Abate, S. Francesco, il Beato Amedeo di Savoia, S. Carlo Borromeo, S. Eusebio (?), S. Luigi Gonzaga (?), S. Giovanni, S. Apollonia. Accanto alla Vergine è un santo con lunga barba, forse S. Pietro. Sullo sfondo un paesaggio: il Golgota, la città in lontananza, una galleria scavata nella roccia sotto la quale si trovano due soldati con alabarda. Cielo cupo, denso di nubi. Tra i colori prevale il rosso vivo dei mantelli di S. Giovanni e S. Caterina e dell'abito cardinalizio del Borromeo. La cornice, lavorata a motivi di foglie, è in legno dorato e in parte verniciato di marrone

  • OGGETTO decorazione a intarsio
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Camillo Leone
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Langosco
  • INDIRIZZO Via Camillo Leone, 19, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla targa in cartonicno, appuntata alla cornice e relativa alla vecchia esposizione nelle sale del Museo Leone, si legge: "Ignoto. Sec. XVIII. Deposizione dalla croce". Con la stessa dicitura compare al n° 164 di due vecchi inventari (Archivio Museo Leone); uno di questi, manoscritto, sembra essere di mano di Federico Mella (nell'amminiztrazione dell'Istituto di Belle Arti di Vercelli dal 1872 al 1921, prima come segretario, poi come direttore). L'altro, dattiloscritto, ripete in modo identico la sequenza e la numerazione dei dipinti. I due inventari non sono datati nè indicano la provenienza dell'opera, ma si riferiscono con certezza ad una data successiva alla esposizione dei dipinti, sia quelli di proprietà Leone, sia quelle della raccolta dell'Istituto di Belle Arti, nelle Sale del Museo. I quadro offre puntuali riferimenti al Compianto del Lanino della Sabauda: dal paesaggio di sfondo all'atteggiamento identico di alcune figure (la Vergine, S. Pietro, S. Caterina; le pie donne, S. Giovanni, il Cristo). Questa tarda replica, caratterizzata dalla durezza del segno e da un'ingenua espressione dei volti, dimostra così la persistenza ancora nel XVIII secolo dei modelli delle botteghe cinquecentesche. Nuova, rispetto alla tradizione vercellese, è naturalmente l'introduzione della figura del Cardinale Borromeo, in posizione centrale e decisamente preminente. La presenza del Beato Amedeo di Savoia e lo stemma di Vercelli riconducono ad una committenza e destinazione locale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037890
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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