Madonna Immacolata
statua
1750 - 1799
Clemente Stefano Maria (1719/ 1794)
1719/ 1794
La statua raffigurante la Madonna poggia, secondo l'iconografia tradizionale, sopra una falce di luna, nell'atto di schiacciare il demonio in forma di serpe. La figura è leggermente volta verso sinistra, portandosi la mano destra sul grembo, a trattenere il manto scomposto, e la mano sinistra sollevata leggermente verso l'alto. Il manto copre anche il capo della Madonna, ricadendo poi sull aveste ornata a motivi fitomorfi
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ pittura/ scultura/ doratura/ incisione
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MISURE
Altezza: 200
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ATTRIBUZIONI
Clemente Stefano Maria (1719/ 1794): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Sappiamo dal Verona (cfr. E. Verona, "Villanova d'Asti e i suoi dintorni", Asti 1949) che la statua venne portata a Villanova e collocata nella allora parrocchiale di S. Martino nel 1840, per volontà del Vescovo di Asti Faà di Bruno. Essa è indicata come opera dello scultore astigiano Clementi. Per collocarla degnamente sull'altare, venne rimosso il quadro dell'Angelo Custode cui era dedicata la cappella (ora collocato nella cappella di fronte) ed aperta una nicchia in cui venne collocato un tronetto ligneo per la statua. Il Clementi indicato dal Verona sarebbe Stefano Maria, scultore torinese appartenente alla generazione successiva a quella del Groppa, orafo astigiano operoso durante il secolo XVIII ad Asti, con il quale il Clementi si confrontò, pare, proprio in quest'opera, il cui modello può essere indicato nell'Assunta in rame cesellato nella cattedrale di Asti. L'opera del Groppa è di incerta datazione per i dati contraddittori che la pongono cronologicamente prima del 1714 (cfr. N. Gabrielli, "Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli", Istituto Bancario S. Paolo, Torino 1977). Altro punto di riferimento può essere costituito dall'Assunta di A. M. Maragliano, a Voltaggio, che la Griseri mette in rapporto con il Clemente e col Plura (cfr. A. Griseri, "Metamorfosi del barocco", Torino 1967). Non si trovano tuttavia notizie archivistiche che confermino la paternità dell'opera al Clemente, nè essa è compresa nell'elenco compilato da M. di Macco alla voce relativa (cfr. "Dizionario Biografico degli Italiani", Roma 1985). I dati stilistici confermerebbero tuttavia tale attribuzione, collocando la statua all'interno del percorso artistico dell'autore nella tarda maturità, per i punti di contatto con la Madonna della Purificazione in S. Andrea di Bra, datata da Mallè al 1780 (cfr. V. Viale (a cura di), "Mostra del Barocco Piemontese", vol. II, Torino 1963)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100037752
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0