paramento liturgico, insieme - manifattura Italia settentrionale (seconda metà sec. XIX)

paramento liturgico,

Il paramento liturgico è formato da: piviale, pianeta, stola, velo ornamentale. Il piviale è formato da tredici frammenti di tre tessuti operati di seta ed è foderato. Galloni di tre diverse altezze e una frangia decorano il parato; sulla parte anteriore sono cuciti due ganci con fermaglio per la chiusura. Denom. tecnica: raso liserè broccato. Disegno: motivo speculare prodotto da una grande infiorescenza centrale intorno a cui si sviluppano e si intrecciano rami fioriti. Rapporto di disegno: 47 x 53 cm. Fondo avorio, disegno giallo, verde, azzurro (vari toni), rosa (vari toni). Analisi tecnica: ordito, seta avorio, 80 fili/cm; trama, seta verde e rosa, 36 colpi/cm; trame broccate, seta gialla, verde, azzurra, rosa, 18 colpi/cm. Il raso (da 8) di fondo è prodotto da ordito avorio e da due trame, verde e rosa, usate in alternanza; il decoro è reso da brevi slegature delle trame di fondo (effetto liserè) e da trame broccate supplementari, legate in diagonale 3/1 (dir.Z al diritto) da un quinto dei fili di fondo. Esecuzione con telaio Jacquard. Fodera di tela di cotone arancio. Galloni in argento filato e seta bianca, alti 2 cm, 3,5 cm e 4 cm. Frangia d'argento alta 8 cm

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA filo di seta/ trama broccata
    seta/ liseré
    seta/ ricamo
    seta/ tessuto/ broccatura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Settentrionale
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tessitura su telaio Jaquard pone il limite cronologico alla fattura del tessuto, non prima del V decennio dell'800, quando questo tipo di telaio cominciò ad essere diffuso anche in Italia (E. Baroni, Il XIX secolo: tessuti di seta al telaio jaquard, in A.A.V.V., La collozione Gandini del Museo Civico di Modena. I tessuti dal XVIII al XIX secolo, Bologna 1985). Riproposizione tardo ottocentesca di un motivo decorativo originariamente settecentesco. Lo stile del disegno è caratteristico dei "ramages fleuris" di moda a metà del secolo XVIII di cui sono esempio pertinente il taffetas in. 33372, tav. 195 ed il n. 30116 tav. 196 del Museo dei tessuti di Lione: "Etoffes merveilleuses du Musèe historique des tissus de Lion", a cura di J. M. Turchscherer, Tokio 1976. Negli esempi citati, la coloritura della stoffa è ottenuta chimicamente, come nel caso del parato di Villanova, dai colori vistosi e squillanti. La pianeta, molto consunta è stata rammendata con l'inserimento nella fascia anteriore di due diversi tessuti, dei quali esistono ancora alcune parti provenienti da paramenti esistenti in chiesa e di cui il raso liserè della parte superiore è di datazione anteriore. Un terzo frammento è inserito nel capino. Inoltre il fatto che i galloni in argento filato siano di produzione Bertarelli (Catalogo Bertarelli, n.106, Milano, s.d. ma subito dopo il 1910, inv. 1016) fa supporre un rifacimento del manufatto in epoca più recente rispetto alla datazione del tessuto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100036049
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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